Rassegna storica del Risorgimento

1850-1856 ; TECCO ROMUALDO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1961>   pagina <669>
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Guido Quazza
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di commercio fra Torino e Costantinopoli, l) cercando di vincere le e habi-tudes éminemment flegmatiques dea Turcs, 2> che soltanto il 27 luglio 1854 gli permetteranno di giungere alla firma. Evita di dar troppo peso a un attentato subito nell'agosto 1852 ad opera egli crede del partì, retrograde et fanatique . Appoggia il progetto di istituire una legazione ottomana a Torino, pur avvertendo del pericolo che, ove la si affidi come suggerisce il governo a un diplomatico accreditato presso un'altra Potenza (per esempio la Francia), nascano inopportuni controlli e influenze contrastanti con quelli piemontesi.8) Ma la sua attenzione, spesso addirittura trepida, segue la vertenza tra Francia e Turchia per i Luoghi Santi e annota le varie conseguenze del firmano dell'8 febbraio 1852, sperando possa modificare le relazioni tra le Potenze. 4> Inoltre, parallelamente, le sue insistenze e i suoi consigli vengono stretta­mente collegati con gli appigli offerti dalla situazione interna turca, spe­zialmente con le fortune di Rescid Pascià, il Gran Visir progressista , che, osteggiato dal partito reazionario , è poco amico di Vienna e favo­revole a novità in Occidente. Nell'agosto 1852 Rescid si dimette e nell'ottobre gli succede, dopo un breve interregno del fedele Ali Pascià, il capo dell'opposizione, il fratellastro del Sultano, Mehemet Ali Pascià. 5) Ma verso la fine dell'anno l'attività delle bande montenegrine, mettendo a soqquadro la regione di confine con l'Erzegovina,6) rida speranza al Tecco. UuUimatum dell'Austria alla Porta gli dà modo di tornare alla carica con le sue tesi: le Potenze occidentali (scrive il 25 febbraio 1853), le quali si inte­ressano tanto dei féroces et barbares monténégrins per evitare una guerra fra Austria e Turchia, dovrebbero intervenire in Lombardia in seguito ai moti mazziniani del febbraio. Invece, mentre il Piemonte sta lottando corag­giosamente con Vienna per la questione dei sequestri,7) né Parigi né Londra
si muovono per sostenerlo.
* * *
I tempi tuttavia si fanno presto favorevoli alla politica cara al rap­presentante sardo. D Mensikov, venuto i primi di marzo del 1853 a Costan­tinopoli con richieste che si fanno nelle settimane successive via via più
*) Lettere 15 gennaio 1851; 5, 25 giugno, 5 loglio, 5 settembre 1852; 15 marzo, 25 aprile, 25 giugno, 30 loglio 1853; 26 loglio 1854.
2) Lettera 25 agosto 1852.
3) Lettere 25 maggio, 25 loglio, 25 settembre, 15 ottobre 1851; istruzioni da Torino dell'8 maggio, 3 settembre, 9 ottobre 1851, in A. S. T., Registri..., cit., m. I.
1) Lettere 15 gennaio, 25 novembre 1852, Sulla questione in generale efr, VAL-SECCHI, op. cit., p. 207 ss.
5) Lettera 5 ottobre 1852.
6) Lettere 15 gennaio, 5, 15 febbraio 1853.
7) Cfr. VALSECCHI, op. cit., p. 189 ss.