Rassegna storica del Risorgimento

"PRO PATRIA"
anno <1919>   pagina <19>
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La Società Pro Patria e il suo tempo 10
partecipanti di votare in comune in tutte le questioni di indole na­zionale e materiale, è costituito nella prima tornata parlamentare dai discorsi dei Deputati Ciani, Malfatti e Lorenzoni contro gli in­tendimenti di danneggiare la lingua e il pensiero nazionale nel Tren­tino, e la stessa attività si riproduce nel gennaio 1886 alla Dieta ti­rolese, ove la deputazione italiana, senza distinzione di parte, presen­tava formale proposta per la chiusura nel Trentino delle scuole tedesche, e per la istituzione di un separato Consiglio scolastico provinciale italiano.
Questa sessione invernale della Dieta, fu tutta infervorata dalle proteste e dalle invettive della deputazione italiana.
4 Domando ai tedeschi - esclamava Bertolini - se sarebbero così vili da tollerare nel loro paese un'altra lingua, e il Debiasi : Le scuole tedesche non hanno nel Trentino che due soli alleati: la mi­seria dei comuni, e lo zelo degli i. r. impiegati politici , e il Dordi : L'intatta conservazione, la tutela, lo sviluppo della propria lingua e della propria nazionalità, è non solo un diritto riconosciuto dalle leggi dello Stato; ma è un supremo dovere di ogni popolo, che non voglia rinnegare la propria origine .
Le parole di questi egregi rappresentanti del popolo trentino dalle aule di Vienna e di Innsbrack si ripercuotevano nel paese provocando nel marzo del 1886 nuove solenni manifestazioni del Consiglio comu­nale di Trento, plaudente alla concorde azione dei deputati, alle quali facevano eco le dichiarazioni non meno solenni del Consiglio comu­nale di Rovereto seguite da quelle delle altre città e borgate trentine. Il significato dell'unione conseguita nel campo nazionale, alla quale avevano auspicato con tanto fervore gli articoli del Raccoglitore in­citanti alla difesa della patria, ebbe la sua solenne consacrazione il 2 maggio 1885 nella grande aula del Palazzo municipale di Trento, gremita di popolo, nella quale per la prima volta i rappresentanti di tutto il Trentino si trovarono riuniti, senza divisione di fede, per di­scutere i bisogni e le aspirazioni del paese.
La situazione nazionale e politica di questo è fedelmente rappre­sentata dai brani più salienti dei discorsi che riproduco. Il rappre­sentante del partito clericale nazionale, deputato sacerdote prof. Ema­nuele Bazzanella prende per il primo la parola per dire:
Siamo finalmente riusciti ad ottenere l'unione sopra un comune programma nazionale fra i deputati dei diversi partiti nel seno dei corpi legislativi. Siamo riusciti a ottenere la cessazione di quella deplorabile scissura e dispersione di forze, che riusciva a tutto pro- fìtto dei nostri avversari e a tutto danno del nostro paese, e an- gora peggiore del danno era l'onta. Tutto non si potrà ottenere di