Rassegna storica del Risorgimento

1857 ; BON COMPAGNI CARLO ; RATTAZZI URBANO ; CAVOUR, CAMILLO B
anno <1961>   pagina <703>
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Libri e periodici
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lini), e poi ad ispiratori di società economiche, dì banche, di camere di commercio ed arti importanti anche quando non abbiano illustrato gran che la cultura ne la Grosse Politile. Includere numerose e voci di tal genere, o dare spazio a questa parte di attività nel prò* filo di personaggi già illustrati per altri, loro meriti politici o letterari, potrà creare problemi complessi sin riguardo all'equilibrio della selezione che riguardo alle fonti, non essendovi spesso altra documentazione su di loro che in annuari, stati di servizio, pagine di stam­pa locale: forse pertanto sarebbe auspicabile ci si consenta di riproporre quella che è un pò* una nostra idea prediletta arrivare prima o poi a un'apposita pubblicazione relativa alle personalità della vita amministrativa e associativa dell'Italia unita. Ma certo già il Dizionario biografico sarà benemerito quanto più se la sentirà di inoltrarsi anche in questa direzione, alla quale oltre tutto proprio di questi tempi la ricerca storica e storico-amministrativa più aggiornata sta incominciando a guardare di più, dopo l'esaurirsi ed assestarsi in un contesto più equilibrato di molti recenti entusiasmi per l'indagine su movi­menti politico-sociali.
Naturalmente la storia contemporanea non rappresenta che una parte, fra le molte, del Dizionario. Il lettore troverà veri e propri studi originali, per esempio, su protagonisti del medioevo barbarico, a venir su dalle voci Adelchi, Adriano I, Agilulfo (0. Bertolini), Alboino (P. Bertolini), Alberico (G. Arnaldi). La storia di grandi famiglie dell'età feudale e moderna viene anch'essa ricostruita, spesso mediante la collaborazione di più studiosi (e citeremo, fra tante, Acciainoli e Acqua viva d'Aragona, Accora mboni e Albani, Albizzi e Altavilla). Un posto cospicuo è stato riservato poi alle arti (per tutti, si veda il Leon Battista Alberti di G. Grayson e G. C. Argan), alla storia del diritto (trovano posto nei primi volumi Accursio, a cura del Fiorelli, e Alciato, a cura dell'Abbondanza), agli uomini di religione. Più scarso ci sembra il posto riservato a protagonisti della vita civile e politica dei secoli XVII e XVIII, forse a causa dello stato generale degli studi che per molta parte, se si tolgano figure di alto rilievo, devono per questi secoli muovere tuttora alla riscoperta delle individualità di un certo interesse o olla rettifica di scorrette biografìe tramandateci da cronisti.
Problema di difficile soluzione per molte voci è stato e resta, se non erriamo, quello dell'equilibrio fra documentazione locale e inquadramento storico generale. Anche in biografie per molti versi pregevoli come quella del Ministeri su Agostino d'Ancona, detto Trionfo, si avverte la difficoltà di fondere i due aspetti: in questo caso l'apprezza­mento di Agostino come teologo e polemista, e la fine contestazione di leggendarie inter­polazioni posteriori, non hanno lasciato posto per esempio, a quelle ricerche presso fonti anconetane e presso l'attuale famiglia Trionfi, da cui sono da attendersi precisazioni sulla fortuna di lui e fora'anche sulla sua biografia Più spesso accade forse, specialmente per l'età del Risorgimento, che le collaborazioni siano diligentemente elaborate su fonti locali, ma carenti come collocazione nella vita nazionale: in questi casi però la redazione sembra esser riuscita finora a far sì che la visuale venisse opportunamente ampliata.
C'è infine un genere di voci alle quali guardiamo con speciale interesse, perchè si riferiscono alla storia della moderna storiografia italiana. Ricorderemo, fra queste, un'accurata nota di Fonzi ad Eugenio Alberi, E il terzo volume presenta ora un articolo su Antonio Auzilotti (del quale abbiamo potuto vedere l'estratto), intorno al quale desi" deriamo soffermarci sia per il posto di rilievo che spetta, a parer nostro, alle ricerche e olle intuizioni dello scrittore toscano, sia per l'alto valore delle pagine che a lui ha dedi­cato Walter Maturi, troppo presto tolto agli studi e agli affetti nostri.
Di Antonio Anzilotti il Maturi ha tracciato innanzitutto, col rigore informativo richiesto da un'enciclopedia, la corriera di studi e di lavoro: addestramento nelle aule dell'ateneo fiorentino, ingresso nell'amministrazione degli Archivi, insegnamento al Magistero, cattedra universitaria. Non era, l'Anzilotti, uomo da mettersi in mostra, né temperamento incline a fiondare con la parola e con la penna nelle grandi contese civili, come il suo maestro Salvemini: preferiva il lavoro duro, l'applicazione paziente, la modestia nel fare U proprio dovere come membro della corporazione degli storici. Ora, ci doman­diamo, è per avventura da riconoscere nelle parole asciutte che Walter Maturi gli dedica