Rassegna storica del Risorgimento
"PRO PATRIA"
anno
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1919
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pagina
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23
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ha Società Pro Patria e il suo tempo * 53
tratto, che ammetteva per ciascuno la libertà del voto in questioni di coscienza. Del resto nessuna proposta di legge di natura confessionale era presentata nelle trattazioni al Consiglio dell'Impero o alla Dieta, che avesse potuto compromettere la concordia raggiunta nel campo nazionale, mentre non si poteva trovare ragione di serio dissidio nel dibattito, se nelle scuole popolari avesse dovuto interloquire l'ispettore laico, il quale traeva i suoi ordini dal germanizzatore Consiglio scolastico di Innsbruck, a preferenza del parroco trentino. Anzi per gli uomini di parte clericale, che erano a titolo di onore i sacerdoti Giuseppe Lange, direttore del Seminario vescovile, Antonio Brusamolin ed Emanuele Bazzanella, professori presso il Ginnasio vescovile di Trento, la decisione al grande passo non era immune - ed essi dovettero più tardi sperimentarlo - da gravi conseguenze personali, in quanto che avrebbero dovuto darne ragione al loro vescovo, che il Governo avrebbe certamente tenuto responsabile. L'esercizio del divino ministero nella Monarchia austriaca non procede libero e indipendente nella forinola: libera Chiesa in libero Stato, ma il vescovo che ripete nomina e ufficio dall'i, r. Governo, mentre -al Pontefice spetta soltanto la sua consacrazione, diventa in realtà UH impiegato del Governo, che esso sceglie secondo le sue convenienze politiche, e che deve governare interpretando i fini di questa political.
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Come si è detto, il Comitato promotore della Pro Patria si era dovuto rassegnare a presentare per l'approvazione governativa la letterale traduzione dello Statuto della Schtdveremy però con due sole modificazioni, in apparenza di poca entità, ma che in sostanza erano di non lieve importanza, le quali contemplavano il numero dei soci necessario per costituire un gruppo locale: numero, che fu limitato a trenta, e al. canonie sociale che venne fissato nell'importo annuo di soli soldi 25, che si parificavano a circa 52 centesimi di nostra moneta. L'associazione, a differenza dello Sc/wtfoerei, assumeva dunque un carattere strettamente popolare, e trascurando evidentemente l'accaparramento dei mezzi materiali, si dirigeva piuttosto
t A omaggio della verità devasi ricordare 1'indipoadenza di carattere dell'attuale Principe Vescovo di {Trento Mone. Bndrici, il quale bandi apertamente la lotta contro il VoUisbnnd, provocando le proteste della parte tedesca della sua Diocesi e le ire del Governo,