Rassegna storica del Risorgimento

"PRO PATRIA"
anno <1919>   pagina <26>
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A. Sartoretti
sema erano state erette, allo scopo di restituire alla famiglia germa­nica la loro popolazione ab antiquo in parte di origine tedesca, ma <jhe era ormai stata assorbita quasi completamente dall'aborigeno ele­mento italiano.
A quella dichiarazione corrisposero anche i fatti. Più tardi fu da qualcuno deplorato, che l'associazione si fosse compromessa troppo presto in una impresa dispendiosa, superiore alle sue forze, le quali avrebbero potuto essere," impiegate con maggior profitto in posizioni più esposte a pericolo, che non sull'altopiano di Folgaria-Luserna, dal quale, per essere premuto tutto all'ingiro dalla fitta popolazione italica, l'avversa propaganda non avrebbe potuto dilagare.
li'osservazione non era priva di fondamento per coloro, i quali avendo la fortuna di essere giovani, ignoravano gli avvenimenti po­litici che allora avevano imposto, assieme a quelle dichiarazioni, la successiva azione della Pro Patria sull'altopiano.
Era il momento nel quale i due Sclmlverem l'austriaco e il germa­nico, annunciavano l'intenzione di fare speciale oggetto di germaniz­zazione quella parie del territorio trentino che, a cominciare dalle sorgenti del Fersina, forma tutto il distretto di Porgine e quello di divezzano, abbraccia il lago di Galdonazzo coi colli di Trenna e di Castagne, aseende l'altopiano da Caldonazzo a Centa, comprendendo Luserna, Lavarone, Folgaria, assieme alla parte austriaca della Valle d'Astico, per discendere nelle valli di Terragnolo e di Vallarsa. I gior­nali pantedeschi esclamavano per bocca di uno dei loro capi più noti, il dott. Lotz : Vogliamo erigere un muro tedesco fra il tedesco Ti-rolo ed il Veneto .
Queste millanterie commovevano, a dire il vero, mediocremente i nazionali trentini, in quanto che alla esecuzione di siffatto pro­gramma sarebbero occorsi provvedimenti di varia natura, amministra-Évi. èj polìtici, che avrebbero dovuto ripetere legalità da una legge dello Stato, oppure dalla arbitraria abolizione delle leggi fondamen­tali, il che pareva ancor più improbabile; ma d'altro canto non era certo priva di significato e causa d'inquietudine la olcostanza, che tanto nelle valli del Fersina e sull'altipiano di Pine, quanto a Folgaria e a Luserna, si intensificava effettivamente per opera del Governo l'azione di germanizzamento, col progettare la costruzione di edifici scolastici, colia istituzione di nuove scuole, colla chiamata di sacer­doti, tedeschi in sostituzione degli italiani, mentre in tutto il terri­torio intermedio a Porgine, a Vignola, a Falesina, a Tenna, a Cal­donazzo, a Centa, ecc. sopra tutto l'altopiano e perfino nelle valli di Terragnolo e di Vallarsa, il Consiglio scolastico provinciale aveva intavolato trattative colle direzioni scolastiche e coi comuni per la