Rassegna storica del Risorgimento

TORINO ; CONGRESSI STORICI
anno <1961>   pagina <742>
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Vita dell'Istituto
soli ventisci armi nel 1860, ma fece parte del Comitato rivoluzionario di Àltamiira insieme con l'altro bitontino Teobaldo Sorgente, auch'cgli forte tempra di patriota, Comitato che fa l'anima e la guida dell'insurrezione di tutta la Provincia. Garibaldi, su indicazione di Crispi e Bertoni, nominò il Rogadeo primo Governatore di Terra di Bari, ed egli tenne questa carica nel periodo difficilissimo del trapasso di regime. Le truppe borboniche del generale Flores, ottimamente equipaggiate, erano ancora nei nostri paesi, e intanto le camicie rosse garibaldine, cioè i giovani volontari del Barese col comandante Romano alla testa, volevano marciare dopo il Volturno, verso Roma e Venezia, contravvenendo alle direttive politiche del conte di Cavour. In una situazione cosi intricata, il giovane Rogadeo riuscì a reggere il timone della Provincia con saggezza e fermezza esemplari e seppe infine organizzare, con i risultati che conosciamo, il plebiscito dell'ottobre '60. Appena toccò i trenta anni fa eletto deputato di Gioia del Colle e poi di Bari. Nel 1889 Crispi lo nominò senatore. Nei due rami del Parlamento lasciò traccia dell'opera sua, e trattò problemi nazionali e regionali con obiettiva competenza. A Bitonto fu sindaco e ricopri altre cariche pubbliche. Ebbe tale ascendente sulla popolazione della sua città natale che durante un tumulto popolare, nel 1895, quando tutti si asserragliavano nelle case, egli scese solo in mezzo alla folla eccitata ed evitò un conflitto cruento.
Il prof. Viterbo ha quindi ricordato altri cittadini bitontini del periodo risorgimen­tale, come l'avv. Luigi Centola, ardente anima di mazziniano, iscritto ai suoi tempi alla Giovine Italia, partecipe nel '60 alla campagna dei Mille da Calatafimi al Volturno: un vigoroso uomo di azione, che politicamente si riallacciava al Libertini e allo Zuppetta, e che discendeva da uno dei carbonari compagni del canonico De Luca nella eroica solle­vazione del Cilento nel 1828. E in ultimo l'oratore ha rievocato la figura dell'on. Giu­seppe Laudisi, che proveniva invece dalle file della destra, e che collaborò attivamente, nel '60, col Comitato dell'ordine a Napoli, a lato di Silvio Spaventa, Carlo Poerio, Rug­gero Bonghi, e poi col Governo luogotenenziale. Patriota purissimo e coscienza adaman­tina, Giuseppe Laudisi fu il pruno Provveditore agli Studi di Bari dopo l'Unità, svolse per la scuola opera sapiente e feconda, e fu poi deputato al Parlamento, eletto dal collegio di Bitonto.
Una grande acclamazione è stata tributata all'illustre oratore, col quale poi si sono complimentate le autorità.
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BERGAMO. - Questo nostro attivo comitato ha curato, per conto dell'Istituto Civitas Garibaldina, gli Atti del convegno storico garibaldino, che fu tenuto a Bergamo e a Milano nel marzo 1960; ha collaborato con i comitati sorti nella provincia per le com­memorazioni del centenario; ha allestito una Mostra della Caricatura nel Risorgimento e un'altra su Italia e Polonia nel Risorgimento.
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BOLOGNA H 17 Ottobre u. s. è improvvisamente scomparso il prof. Giovanni Maioli, uno tra i piò antichi e fattivi soci del nostro Istituto. Studioso appassionato e -sagace del nostro Risorgimento lascia in tatti gli amici un vuoto doloroso, perchè alle doti della niente si accompagnavano in lui quelle del cuore e della fedeltà. In attesa di -dirne più diffusamente, riportiamo il necrologio apparso sul Resto del Carlino del 18 otto­bre, e Scompare con Giovanni Maioli uno dei più vivi ed appassionati studiosi delle vicende del nostro riscatto nazionale, un uomo che sentiva con vivezza tutta particolare i valori deQa nostra epopea risorgimentale e che proprio da questo entusiasmo, sempre rinno­vellato, sempre giovanile trovava le ragioni e i motivi per la sua ricerca. Il gusto per la conoscenza storica era da lui sentito, sulle orme delle generazioni che fecero l'Unità nazionale, prima di tutto e soprattutto come ricerca e definizione di un ideale, come ano sorta di battaglia ancora tutta e sempre da combattere, proprio perchè quei