Rassegna storica del Risorgimento

"PRO PATRIA"
anno <1919>   pagina <28>
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A. Sar torelli
tìmento col portare la sfida nel cuore della regione, e perfino sugli stessi confini del Regno. La Pro Patria non esitò ad accettare questa sfida e, come si è detto, volle recarsi sul posto a raccoglierla il suo futuro presidente accompagnato dallo scrittore di questo arti­colo. Essi così decisero l'azione della Società sugli altopiani di Pol-garia e di Lavarone-Lusema. -
La posteriore formidabile destinazione guerresca di questa regione fece comprendere a tutti quali fossero realmente le intenzioni del Go­verno, il quale già fin da allora andava predisponendo cautamente le condizioni morali, sulle quali erigere l'offesa militare, contro-l'odiato-tradizionale nemico.
*** r.
Un avvenimento di altissima importanza si era intanto andato maturando fuori del Trentino. Si è detto che i Trentini ovunque fossero, avevano accolto con commovente entusiasmo l'appello della Patria, e vi avevano corrisposto collo stesso calore gli emigrati dalla valle di Tesino nella Russia, come quelli dal resto del paese nell'Ame­rica del Sud, i quali avevano anzi costituito al di là dei mari un gruppo filiale della Associazione. Così a Trieste, ove risiedevano, per ragione di professione e di commerci, numerosi compatrioti, i quali si raccoglievano in una speciale associazione di mutua assistenza col * nome di Circolo Trentino, sorse subito fra essi l'idea di formare un gruppo locale, per soccorrere materialmente l'opera di difesa nazio­nale della Madre Patria.
Se non che i patrioti triestini appena ebbero notizia della inten­zione dei loro connazionali, giustamente giudicarono che lo strumento-di difesa nazionale abbozzato dal Trentino doveva essere adoperato ovunque la nazionalità italiana corresse pericolo di subire danno o soltanto offesa, nel Trentino come sull'Adriatico, ove erano identica la nazionalità e maggiori i pericoli e i timori, e che questo strumento, dacché aveva mostrato la sua attitudine a servire al suo scopo, aveva perduta la modesta impronta dell'origine soltanto fortuita, e doveva
i uei 1900 un grappo di patrioti roveretani rappresentato dallo scrivente acquistava a Lavorone, contendendolo ai tedeschi, e ricostruiva con ingente spesa il Gr. Hotel, allo scopo di impedire ohe esso diventasse centro di propaganda ger-ananizzatrice, mentre contemporaneamente il patriota Giovanni Pedrotti di Trento, provenendo i tedeschi, fecev costruire collo stesso intento l'Hotel Pordoi sul va- lieo fra le Valli di .Passa e di Iiivinallongo, comperava inoltre l'albergo Imsia tra i monti di Fassa e il passo di Bolle, ohe erano posizioni delicatissimo ner riguardi nazionali.