Rassegna storica del Risorgimento

INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE ; MEREDITH GEORGE
anno <1962>   pagina <5>
immagine non disponibile

Mazzini e la Vittoria di Meredith 5
D'altra parte, è ben certo che Mazzini ebbe un gruppo di seguaci e propagandisti costantemente fedeli le cui attività variarono, ma non ces* sarono. La società Friends of Italy, fondata nel 1851 e che continuò sotto la direzione di Peter Taylor, James Stansfeld e "William Àshurst Jr., so­stenne incessanti campagne per raccogliere fondi allo scopo di spalleg­giare i piani di Mazzini e promosse la propaganda mazziniana nella stampa e attraverso la pubblica discussione. *) I tre membri più attivi di questo gruppo a quel tempo furono James Stansfeld, la cui carriera politica fu due volte messa in pericolo dalla sua amicizia con Mazzini; la sorella di sua moglie, Emilia Àshurst, il cui primo marito Sidney Hawkes era Amico d'Italia e il cui secondo marito, Carlo Venturi, era un rivoluzionario ita­liano; Jessie Meriton White Mario il cui carattere estremista, mostrato nella sua devozione a Garibaldi e a Mazzini, la rese la protagonista più attiva. Mercdith, attraverso le sue relazioni, fu in contatto con la fonte del mazzinian esimo inglese, come apprendiamo dalle sue lettere edite ed inedite.
Abbandonato da sua moglie, Meredith fu impiegato nel 1861 come lettore di manoscritti da Chapman Hall e da Smith-Elder. Aveva finito da poco una serie di sonetti sul suo matrimonio, Modem Love, e due ro­manzi, Richard Feverel e Evan Harrington. Sempre alla ricerca di idee per i suoi lavori tratte dalla viva esperienza, egli scrisse alla sua amica Janet Duff Gordon, nello stesso 1861, che stava cominciando a lavorare ad un romanzo in tre volumi dal titolo Emilia in England, che sarebbe stato basato su una storia che egli le aveva un tempo raccontata, mentre passeggiavano insieme a Copsham. 2) Là egli e sua moglie erano stati a pensione da una certa signora Macirone, ima vedova italiana, la cui figlia fu, presumibilmente (gli argomenti prò e contro si equivalgono), il pri­missimo modello della eroina di questo libro. 3) Emilia doveva essere la storia di una giovane cantante di talento di origine mista italo-gallese, che si sarebbe trovata di fronte a tutte le ipocrisie del sistema sociale in­glese, in mezzo alla media borghesia inglese. L'idea di Meredith allora, riguardo al romanzo, era di sottolineare le dure prove subite dall'eroina in società e, quindi, il suo risveglio. Lo scritto, quando apparve a puntate nel 1864, ebbe come titolo il primo nome, Emilia; quando fu pubblicato
') Vedi specialmente, S.E.I., voi. LX; E. MORELLI, Mazzini in Inghilterra, Firenze, Le Mounier, 1938; JOHN ROTMNEY, La Società degli Amici d'Italia a la Nuova Riforma, in Rassegna storica del Risorgimento, a. XLVHI (1961), n. 1, pp. 21-58.
a) Lettera inedita, 1 dicembre 1863 a Janet Duff Gordon Ross, conservata a Yale, Altschul Collection. Le lettere di questa collezione Bono citate con il permesso della biblio­teca dell'Università di Yale che ha una vasta raccolta di lettere di Meredith.
J) RENÉ GALLANO, George Meredith: Lee cinquont première ànnies (1826-1878), Parigi. Les Presses Francaises, 1923, p. 233, nota.