Rassegna storica del Risorgimento
INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE ; MEREDITH GEORGE
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1962
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10
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Elizabeth A. Daniels
in quei tempi. Altri tocchi superficiali in questo libro ci portano più vicini allo spinto di Vittoria: allusioni alla difficoltà di ottenere efficaci passaporti per i cospiratori, mentre rientrano clandestinamente in Italia, raccolta inglese di fondi per l'Italia è cosi via. Ma questi tocchi non sono alla base del romanzo Emilia, che rimane una critica del sistema sociale inglese e delle sue limitazioni delle attività femminili.
Nel 1864 e 1865, dopo aver completato Emilia, Meredith si mise a lavorare seriamente a Vittoria, romanzo che era ancora intitolato Emilia in Italy. Questo lavoro gli riusciva bene, il suo morale era alto, specialmente per la prospettiva di un secondo matrimonio. Nello stesso periodo era fortemente impegnato nella correzione delle bozze delle opere di Mazzini. Nel maggio del 1864 scrisse a William Hardman: Credo che dovrò andare in Italia perchè tutti dicono che Emilia in Italy dovrebbe essere pubblicata al più presto: e voglio un po' di colore locale . *J Ma egli non fece mai questo viaggio. La visita di Garibaldi in Inghilterra quella stessa primavera lo incitò a scrivere un'ode in suo onore; durante un viaggio in Italia nel 1863 aveva visitato i luoghi delle battaglie garibaldine del 1848. Quando il generale venne a Londra i giornali erano pieni delle sue gesta; ci fu una parata in suo onore, il 9 aprile, un ricevimento alla Aubrey House (la casa di Peter Taylor) il 14, alla presenza di Mazzini e di Carlo Venturi; egli andò al Covent Garden per una grande rappresentazione della Norma di Bellini, uno dei vicini della principessa Letizia sul Lago, conia Grisi, la cantante beniamina degli esuli. Il 19 Garibaldi fu accolto in casa di William Ashurst. Tutta questa attività dovette esercitare una forte influenza su Meredith, la cui conoscenza dei particolari di questo avvenimento era di prima mano, o quasi, attraverso Emilia Venturi.
Poco dopo la partenza di Garibaldi, Meredith diceva in una lettera a Jessop ohe stava lavorando sodo alla seconda Emilia. Tutta storia, dillo alla signora Jessop: non c'è nessun filosofo: azione, eccitamento, roba da trattenere il respiro, orrore agghiacciante ... .2) Ad Hardman disse: Spero di collocare Emilia in Italy presso Cornhill. Dì alla mia cara D [Demitroia, la moglie di Hardman] che sarà lanciata su un mare di avventura ed esaltazione... Ma (dille questo) ho finito ora di lavorare con marionette. Entro nella vita attiva dei miei personaggi ...3). H 6 giugno 1864, cosi commentava: ... di alla signora Jessop che Emilia sta percorrendo velocemente l'Italia e che possiamo sperare di vedere la damigella dell'ardente Sud (non più impedita e perseguitata dal Filosofo o analista)
i) Works, XXVIII, p. 141. s) Works, XXVIII, p. 143. 3) Works, XXVUUp. US.