Rassegna storica del Risorgimento
INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE ; MEREDITH GEORGE
anno
<
1962
>
pagina
<
12
>
Elisabeth A. Daniels
Molta della mia forza sta nel descrivere passioni morbose e atteggiamenti anormali; ma la mia coscienza non mi lascierà sprecare il mio tempo cosi. Finora, di conseguenza, non ho fatto niente degno di fama. Ma lo farò e Vittoria sarà il primo segno (se non frutto) di essa* La mia predilezione è per soggetti epici, non per ragnatele in un angolo ammuffito, sebbene conosca il fascino di districarle. *)
In dicembre egli accettò 250 sterline da Lewcs per la pubblicazione a puntate. 2)
U libro di Meredith non piacque, come mostrano le sue lettere. Di quanto lo scrittore sbagliò il bersaglio scrivendo dei mazziniani in un tempo in cui, per dirla con Rudnian, la marea mazziniana stava rifluendo, non è dato sapere. Quando Meredith ritornò da una missione come corrispondente per il Morning Post in Italia durante la campagna del 1866 riferiva a Swinburne questi tristi commenti:
Vittoria passa al limbo dove il resto... riposa. Tu solo hai capito l'episodio dei Guidascarpi. Non ho sentito o visto un'altra menzione di esso. Lo avrei portato a ter mine, ma il vasto meccanismo mi opprimeva. Il mio scopo non era di scrivere l'Epica della Rivòlta, perchè per quella i tempi sono ancora immaturi, ma rappresentare la rivolta stessa, con la passione che anima ambo le parti, la rinascita dell'ardente sangue italiano e il carattere della gente, Luigi Saracco, Berto Rizzo, ecc. Agostino Bàlderini è a bella posta sentenzioso e umoristicamente conscio di cidi Carlo Ammiani è .a personificazione della gioventù d'Italia della più nobile specie. Laura Piaveni e Violetta Iso-retta sono contrasti viventi. Ho paura che sia vero che lo stile è rigido; ma uno meno condensato non avrebbe contenuto la grande mole del soggetto. Vedo che l'illustre Hutton dello Spectator ride pazzamente al mio vano sforzo di fare colpo sul suo pubblico. Immagino che dovrò rinunziare e darmi al giornalismo, come ora sto in parte facendo .3)
A dire il vero Meredith non era un buon giudice del proprio lavoro. Sebbene Vittoria risenta delle distorsioni dello stile involuto di Meredith, il minimo che si possa dire del libro è che è più fresco delle due corrispondenze sulla campagna veneta per il Post, resoconto senza vita e di seeonda mano.
Lo schema di Vittoria si divideva in diverse parti. La venuta di Vittoria a Milano nel settembre del 1847, il suo prematuro segnale della rivolta milanese dal palcoscenico della Scala e la sua fuga verso le Alpi
1) Works, XXVHI, pp. 170-171.
2) Work, XXVIII, p. 176.
*> Work, XXVHI, pp. 188-189.