Rassegna storica del Risorgimento
INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE ; MEREDITH GEORGE
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1962
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Mazzini e la Vittoria di Meredith
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Vittoria al capo anche dopo che ella aveva respinto Patteggiamento intransigente di Ini intorno alla unificazione.
Allo stesso modo, un'uguale equanimità caratterizza l'opinione di Meredith su Carlo Alberto: egli comprende la realtà pratica della posizione del re. Vittoria sfida apertamente il suo futuro marito, un ostinato seguace di Mazzini, si dichiara in favore del compromesso, esprimendo il suo pensiero in una lettera a Carlo Ammiani:
Oh mio Carlo ! mio amato ! mio marito ! Tu non puoi volere che io vada contro la mia natura ! Ho visto il re sul campo di battaglia. Si è degnato di parlarmi dell'Italia e della nostra libertà. L'ho visto di fronte al nostro nemico... Carlo Alberto è del tutto diverso dagli altri uomini. Anch'egli ama il. successo; ma gli altri non sono, come lui, resi migliori dalle avversità. In verità, io non credo che abbia o ebbe mai intenzione alcuna di tradirci, o almeno che lo abbia fatto di sua volontà... Non dovremmo essere uniti alla Sardegna ? E come possiamo esserlo se ripudiamo it suo re ? Non è forse il solo esercito su cui possiamo positivamente contare ? Il povero re dovette firmare un armistizio per salvare il suo piccolo regno. Forse dovremmo pensare a questo fatto seriamente. Il mio cuore è pieno di pietà . *)
Questo brano che scusa il re per aver abbandonato i Milanesi nelle mani degli Austriaci, è particolarmente interessante poiché il romanzo di Meredith è stato sempre classificato come di tono mazziniano. Sebbene l'autore ammiri le aspirazioni dei repubblicani, certamente, sottolineando nn mutamento di atteggiamento in Vittoria, mostra comprensione del principio opposto. La simpatia per la monarchia indica il desiderio di Meredith di conseguire precisione storica nella descrizione dei fatti. Se il repentino cambiamento di Vittoria sia sostenibile artisticamente è un'altra questione, che riguarda le fonti del personaggio, di cui parleremo in seguito.
Come nella descrizione dei capi italiani, Meredith è equo anche nei riguardi del maresciallo Radetzky. L'Austriaco è ritratto brevemente e seriamente come un grande stratega ed un valente condottiero di questa campagna, malgrado i suoi ottantaquattro anni. Non mostrando nessuna speciale animosità contro la causa austriaca, Meredith sembra riconoscere la complessità delle situazioni per cui le famiglie erano spesso nettamente divise in conseguenza di fattori arbitrari. Il ritratto dei Lenkcnstein e del maggiore "Weisspricss ne sono un esempio. Ma forse la più chiara illustrazióne delTattitudme aperta e disinteressata di Meredith è nel ritratto
0 WorU, Vin, p. 150.