Rassegna storica del Risorgimento

INGHILTERRA ; MAZZINI GIUSEPPE ; MEREDITH GEORGE
anno <1962>   pagina <20>
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Elizabeth A. Daniels
delle avventure di Vittoria è che non indica mai la ragione dei suoi subi­tanei cambiamenti di tendenza, e, per questo, è molto diffìcile capirne le cause. La mancanza di abilità creativa in Meredith può ben essere attribuita alla sua incapacità di raggiungere l'adeguata distanza estetica dalla realtà di quegli eventi, che venne a conoscere, probabilmente, du­rante il suo breve incontro con la famiglia Wyse.
Per la tangibile realtà di Vittoria, ma anche più fondamentale, però, della descrizione della sua partecipazione agli avvenimenti, è la compren­sione dell'acuta intensità della discepola di Mazzini. Nella caratterizza­zione di Vittoria, Meredith ha ritratto il fervore religioso di una fedele, che adora il suo capo e la causa e farà di tutto per essere considerata degna di lui, per eseguire i suoi ordini. La passione che anima il ritratto deve essere stata alimentata, nella fantasia di Meredith, da Emilia Àshurst Venturi, perchè egli, stando con questa, poteva sentire, profondamente e non solo leggere o udire. La devozione di Emilia e di Jcssie *White Mario per Mazzini danno slancio vitale alla concezione di Meredith.
L'azione di Mazzini in Inghilterra, fra il 1845 e il 1860, fu affiancata Validamente dalle donne àefVAshurst Clan e da Jessie "White Mario, che, attraverso il maestro, si unì in stretta amicizia con Emilia, particolarmente nel 1857-58. *) Le figure di queste donne e il loro maschio entusiasmo politico ci mettono in grado di studiare un caldo e affascinante aspetto del carattere di Mazzini. Il loro interesse per l'Italia, la loro volontà di sfidare la pubblica opinione e il tradizionale codice delle donne e di porsi all'avanguardia dell'attività politica indica quel che Meredith prese da loro come modelli per il carattere di Vittoria. Emilia e le sue sorelle rimasero sempre strettamente devote a Mazzini, mentre Jessie, che pur dedicava parte della sua straordinaria energia al suo primo maestro, lavorò anche con i garibaldini sul campo di battaglia, insieme al marito Alberto Mario. Le attività di queste donne erano complementari, nella ricerca di ogni modo per rendersi utili. Emilia, con abilità artistica e considerevole ta­lento letterario, dipingeva e scriveva. Parecchie delle figure di rivoluzio­nari del tempo, incluso Kossuth, posarono per lei e il suo ritratto di Mazzini è il più somigliante che si conosca. Sotto la guida di Mazzini ella perfezionò la sua conoscenza dell'italiano, tanto che lo sapeva scrivere e parlare correttamente, ma fu utile, soprattutto, per tradurre articoli dall'italiano in inglese, o per scrivere direttamente sui giornali britannici.
Oltre che di Emilia, Mazzini si serviva di un'altra donna inglese, la ancor più indipendente Jessie Meriton White, che con ardire e coraggio
l) Per i rapporti tra Mazzini e le amiche inglesi, vedi E. MORELLI, op. cit.