Rassegna storica del Risorgimento
BUONARROTI FILIPPO
anno
<
1962
>
pagina
<
30
>
30
Pia Onnis Rosa
cando scuole italiane e la pubblicazione delle leggi in italiano. J) A Oneglia organizzò il culto decadano, la spiegazione delle leggi nelle chiese, e applicò tutto un piano scolastico con programmi rispondenti ai criteri di educazione civile e laica. ) La brevità del tempo in cui funzionarono le scuole, dove insegnarono i patrioti italiani profughi, cioè pochi mesi del 1795, e le resistenze degli abitanti 3) limitano il loro valore a quello di un documento interessante degli intendimenti del loro fondatore.
Esaminata cosi l'attività del Buonarroti come propagandista del verbo rivoluzionario in Italia tra il 1789 e il 1796, essa ci appare marginale e modesta in confronto all'opera dei numerosi agenti provenienti dalla Francia che percorrevano clandestinamente la penisola e venivano segnalati dalle polizie dei vari Stati per la diffusione di stampe e libri proibiti.4) Tuttavia ci interessa non solo come preludio a una più rilevante azione futura, ma perchè si svolge fin dai primordi della rivoluzione, per l'iniziativa indipendente e disinteressata di un italiano colto, mosso da profonde convinzioni formatesi e maturatesi in ambiente italiano, con l'intenzione cosciente di fare di tale propaganda un mezzo di rigenerazione italiana.
* * *
L'espansione rivoluzionaria ha avuto il suo più recente e completo illustratore nello storico francese Jacques Godechot, studioso già di alcuni aspetti che essa prese in Italia.5) Questa espansione da ideologica e spontanea diventò una vasta azione politica, giustificata dalla promessa della libertà a tutti i popoli soggetti
amministrativo abusa della sua autorità, nella Società si esamina la sua condotta e colla legge alla mano è invitato a ritornare nei suoi limiti: se persiste è denunciato alla Assemblea Nazionale. Àncora in Corsica vi sono di queste Società e ben presto ne avremo una anche in Bastia . E. MICHEL, Vicende di F, B., tòt., appendice III.
1) Vedi i rapporti sulla Cornea di cui alla nota 1, p, 36.
2) per mancanza di spazio non potei pubblicare integralmente i documenti del Commissariato di Oneglia: cosi il decreto sulla pubblica istruzione, che qui diamo in appendice, insieme con altri relativi a quell'amministrazione. V. Appendice IV, V, VI.
3) V. G. M. PIRA, Storia della città e principato di Oneglia, Genova, 1845, p. 170. Per l'occupazione francese del territorio di Oneglia v. gli studi riccamente documentati di N. CALVIINT, nella Rivieta Inganna e Intemelia, anni 1949-51,raccolti in volume: La Liguria occidentale nell'epoca napoleonica, Bordighcra, Istituto Internazionale Studi Liguri, s. d.
*) Sull'attività di questi agenti di propaganda o commercianti di libri e stampe si trovano continue segnalazioni negli incarti di polizia e nella normale corrispondenza diplomatica dei vari Stati italiani i quali nel 1792 stabiliscono una convenzione per tener lontani gli scrìtti sediziosi: v. E. ROTA, Le origini del Risorgimento, 1938,1, p. 884 e sgg. Tale diffusione era già in atto da anni, come abbiamo visto nel caso del Buonarroti, e si effettuava già prima della Rivoluzione come veicolo delle idee nuove, in forma più o meno clandestina secondo la vigilanza dei governi; ma apparve particolarmente pericolosa dopo Io scoppio della Rivoluzione.
S) La Grande Nation, L'expansion révolutionnaire de la Franco dans le monde, Paris, 1956, e recensione di G. VACCAIUNO, in Rivieta storica italiana* 1957, f. 1; Le babouvisme et Vanite Ualienne, in Revue dea JStudes Un Hermes, 1938, pp. 259-2 '3; I Francesi e l'unità italiana, in Rivista storica italiana, 1952, pp. 548-580; Lea origine du Risorgimento, in Information historique, 1954, n. 4; L'cxpansion francuise et la créaiion de la presse politique dans le bussiti méditerranéen, in Cahiers de Tunisie, 1954, p. 146; Unità botava e unità ita liana, in archivio storico italiano, 1955, III, 335-356; La politique Ualienne du Directoire,