Rassegna storica del Risorgimento
EMILIANI GIOVANNI
anno
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1962
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pagina
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87
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Per Giovanni Emiliani e per la verità 87
fuga del Ceretti, egli mi rispose ohe, partito di là, il suo nome sarebbe pubblicato in tutti i giornali d'Italia.
D. Poteva il Sign. Ceretti abbandonare la spedizione senza contravvenire alle leggi d'onore?
IL Abbandonando la banda, il Ceretti ha mancato a tutte le leggi dell'onore; ha tradito tutti i formali impegni che legava ciascuno a tutti gli altri, ed è venuto meno a quella fiducia che il Cairoti aveva riposto in tutti onde compiere un'impresa assai arrischiata per la quale Egli aveva richiesto replicatamente da ogni suo compagno la più profonda persuasione che le proprie forze fisiche e morali non sarebbero mancate al momento dell'azione, come si rileva da ogni suo ordine del giorno.
D, Quale sensazione produsse nell'animo dei compagni la fuga del Ceretti?
R. Io mi guardai dal palesare, oltre che al Cairoti, la detta fuga, ma in quei pochi che n'ebbero notizia, non potè a meno di risvegliarsi un profondo sentimento disprezzo. 'T' ~T i GIOVANNI TABACCHI U
Una grave deposizione fece anche l'ing. Ernesto Papazzoni, uno dei feriti nel combattimento del 23 ottobre:
Il Ceretti prima di partire dal canneto mi invitò a volerlo seguire, prendere la destra del Tevere ed arrivare se si poteva a Passo Corese, al quale so di aver risposto che io non mi sarei mosso di là, se non con l'ordine di Coir oli,
H 17 ottobre il giuri d'onore giunse alle seguenti conclusioni:
Visto risultare dagli esami dei succitati testimoni e dalle deposizioni dello stesso Sign. Ceretti, che infatti faceva parte della banda comandata da Enrico Cairoti, partita da Terni il 20 ottobre 1867 per Roma, e che poscia disertò dai suoi compagni in territorio nemico nell'imminenza dell'attacco; i sottoscritti dichiarano per la pura verità:
Che la taccia addebitata al Sign. Ceretti di essere disertato ai Monti Parióli è pienamente sussistente, e che avendo perciò il Ceretti mancato all'onore, il Sign. Veronesi Tito non è tenuto a dare alcuna riparazione ed Ceretti, né il Ceretti può pretenderne alcuna.
AUGUSTO MEHIGHI*- G> MONTANARI - RAGAZZI BENEDETTO .2)
Jessie "White Mario, testimone oculare ed auricolare, racconta nella sua Vita di Garibaldi (II, 115), ebe quando alcuni superstiti di Villa Glori giunsero al quartier generale garibaldino sotto Monterò tondo annunciando la morte dei due fratelli Cairoli (e la notizia, come sappiamo, non era del tutto esatta perché Giovannino era soltanto ferito), tremarono le labbra al Generale, e con faccia severa dimandò ai messaggeri, compagni dei caduti: E voi come siete sopravvissuti? .
Si può comprendere Io scatto di Garibaldi alla ferale notizia, ma esso non toccava minimamente i messaggeri, che avevano abbandonato il campo dei Parióli a combattimento terminato, durante il quale avevano dovuto far fronte con i soliti catenacci, e con attacchi alla baionetta, alle ottime carabine dei
*) H verbale d'esame del Tabacchi è nell'opuscolo dt,, pp. 6-7. 2) Opuscolo cit., pp, 10-11.