Rassegna storica del Risorgimento

DEGLI AZZI GIUSTINIANO
anno <1962>   pagina <105>
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AMICI SCOMPARSI
GIUSTINIANO DEGLI AZZI
Per quanto sia trascorso molto tempo dalla scomparsa di Giustiniano Degli Azzi, non sembra fuor di luogo, anzi può esser doveroso, ricordarne Brevemente la vita operosa e la pregevole opera. Da parecchi anni, circa dal 1956, Giustiniano Degli Azzi era, si può dire, scomparso dal mondo; segregato nella casa fiorentina di via Cavour, immalinconito dall'inattività alla quale l'età avanzata e la non buona salute lo costringevano, aveva quasi affatto rotto ogni rapporto col con­sorzio umano; non rispondeva alle lettere che amici e studiosi gl'indirizzavano, riceveva pochissime persone in stretti rapporti di parentela o di necessità con lui. Triste tramonto di un'attivissima esistenza!
Giustiniano Degli Azzi ha consumato fruttuosamente la sua vita nella ri­cerca archivistica, nell'indagine delle strutture storico-giuridiche del comune medievale, nella ricostruzione di fasi salienti della storia di Perugia, nella illu­strazione infine del movimento risorgimentale e unitario della nazione italiana con particolare riguardo all'Umbria.
Nato a Perugia il 13 luglio 1874 da antica e nobile famiglia umbra, conseguì la laurea in giurisprudenza il 6 luglio 1897, quando già da oltre tre anni, seguendo una irresistibile vocazione per la cultura storica e per le patrie memorie in parti­colare, lavorava presso il Comune di Perugia come Vicebibliotecarioarchivista. Allievo prediletto di Oscar Scalvanti, che nell'ambito dell'insegnamento univer­sitario aveva formato una scuola di preparazione agli studi storici regionali e un focolaio di archivistipaleografi, progredì rapidamente sulla via intrapresa da vincere con facilità, nel 1901, il concoeso di Archivista di Stato. Lasciò Peru­gia, fu a Lucca e a Firenze; nel 1914 uscì definitivamente dalla carriera degli Archivi di Stato. Durante il conflitto 191518 fu ufficiale di fanteria addetto alla divisione Militare di Firenze e poi ufficiale d'ordinanza e segretario del Te­nente generale presidente del Comitato Regionale di Mobilitazione industriale. Negli anni seguenti disimpegnò delicate mansioni amministrative presso impor­tanti complessi industriali, per poi tornare al suo campo operativo preferito, quello delle ricerche genealogicoaraldiche e degli studi di storia e di erudizione.
Fu uno dei soci fondatori, nel 1894, della Società Umbra di Storia Patria, trasformata poi, nel 1896, in Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, a cui dedicò sempre la prò. assidua collaborazione e le più amorevoli cure; dal 1907 al 1918 fu segretario della Commissione Araldica Toscana.
Vastissima è la bibliografia delle sue pubblicazioni. Mi limiterò a ricordare alcune delle opere più impegnative e alcuni dei contributi più significativi, come gli Statuti dei Comune di Perugia del 1342 (1913) usciti nel Corpus diretto da Pie­tro Sella; Le relazioni tra la Repubblica di Firenze e V Umbria nel sec. XIV (1934); il Saggio di bibliografia araldica (1936). Particolari e amorosissime cure Degli Azzi dedicò alla migliore conoscenza del contributo dato dall'Umbria al movi­mento di liberazione e di unità nazionale nel secolo scorso e all'illustrazione dei più importanti personaggi e avvenimenti che in esso si espressero. Così videro