Rassegna storica del Risorgimento
"PRO PATRIA"
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1919
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A. Sartore IH
poteva vantare nel secondo congresso di Trieste la scomparsa della scuola tedesca di S. Sebastiano sull'altipiano di Folgaria, alla quale si sostituiva a sue spese l'insegnamento nella lingua italiana; la istituzione di una scuola estiva, pure a S. Sebastiano, e la risoluzione del comune di Luserna di voler restituito nella scuola e nella chiesa l'uso della lingua italiana, quantunque fosse più tardi intervenuta la Giunta provinciale tirolese ad annullare quella deliberatone, col pretesto che erano prossime le nuove elezioni comunali; l'inizio di una speciale attività nei 18 comuni del distretto di Fondo, che davano ricco contingente di emigrazione alla sottoposta regione bilingue dell'Alto Adige; la dotazione concessa alle scuole dell'indispensabile materiale scolastico, del quale erano mancanti, regalando libri ai maestri per elevare la loro cultura personale e insieme il loro spirito nazionale; e libri di premio agli scolari.
Le stesse distribuzioni la sezione tridentina aveva fatte sull'altopiano alle varie scuole dei comuni di Folgaria e di Lavarono, elargendo altresì piccole sovvenzioni in denaro per incoraggiare la frequenza delle ottime scuole comunali di Trento stornandola dalla scuola popolare tedesca eretta dallo Stato; istituiva tre modeste borse di studio a favore del Ginnasio superiore (liceo) di Rovereto, dei quale il Governo aveva ordinata la soppressione, per castigare la città ove la Pro Patria era nata e che alla punizione aveva risposto coir erigere a sue spese un liceo cittadino. Infine nella regione del-FAlto Adige la detta Sezione aveva raccolto e infervorato gli amici dell'italianità, iniziate le pratiche per l'introduzione dell'insegnamento nella madre lingua nelle scuole di Vadena, compiuti viaggi di riconoscimento nelle regioni ladine di Gardena e di Badia, e in queste, come in alcuni comuni dei distretti di Bolzano e di Egna, ove si trovavano persone di fiducia, aveva fatto copiose distribuzioni di libriccini ameni, di calendari, di stampe recanti le effigie dei sommi maestri della lingua.
E la sezione di Trieste, più forte di mózzi materiali, poteva additare con giustificata compiacenza l'erezione di un asilo d'infanzia e di una scuola popolare a Piedimonte (Podgora) nei pressi di Gorizia, di altro asilo d'infanzia a Ponte Isonzo, di un terzo a Gretta nel pomerio di Trieste, di un quarto nel pomerio di Pisino, ed annunciare la prossima apertura della scuola popolare a S. Colombano fra il vallone di Muggia e quello di Capodistrife di intra a Cason presso la cittadina di Buja nell'Istria, complessivamente di tre scuole popolari e di quattro giardini d'infanzia: risultati notevolissimi, quando si rifletta alle varie difficoltà della prima esecuzione, nel preparare le sedi corrispondenti, nel superare le pratiche col governo, nella scolta degli mse-
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