Rassegna storica del Risorgimento
"PRO PATRIA"
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1919
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La Società Pro Patria e il suo tempo 41
gnanti, nel formare uri personale di sorveglianza, nel prendere insomma quelle infinite precauzioni contro casi che potevano condurre per un nonnulla a conflitti col Governo e alla soppressione delle scuole.
Questa era per sommi capi l'attività su cui riferirono dinanzi al secondo Congresso di Trieste il 18 novembre 1888, i due segretari Alfonso Costa per la direzione di Trieste e Augusto Sartorelli per quella del Trentino. *-
La sezione adriatica numerava 25 gruppi locali, perchè ai primi 12 comparsi al congresso di Rovereto, sì erano aggiunti i nuovi di Gradisca, Pedona, Rovigno, Pirano, Cherso, Albona, Cervignano, Umago, Dignano, Cormons,Sàgràdo, Montona e Muggia, mentre nel Trentino i gruppi erano aumentati da 43 a 47 colla formazione dei nuovi di Rumo, Mezocorona e Cavalese. Nella Dalmazia si erano costituiti due forti gruppi locali a Zara e a Spalato, ed erano in formazione i gruppi di Sebenico, Arbe, Trau, Cittavecchia e Curzola. Erano rappresentati al Congresso 33* gruppi del Trentino con M delegati, 21 gruppi della Venezia Giulia con 150 delegati, i due gruppi della Dalmazia con 3 delegati, e complessivamente 5(5 gruppi con 177 delegati aventi diritto di voto. I due gruppi dàlmati amministravano a parte il proprio patrimonio, e la loro attività si era esplicata nel-l'agevolare la frequentazione delle scuole private italiane e dei giardini d'infanzia nelle rispettive città, mediante ricche sovvenzioni di libri e di materiale scolastico; col fornire oggetti di vestiario e calzature agli scolari, ed istituendo premi in denaro.
11 Congresso di Trieste si raccoglieva due anni dopo quello di Rovereto. La sua importanza non era riposta nel fatto che i delegati dei gruppi dovessero ivi esprimere il loro giudizio sull'attività sociale, o fervi proposte in merito alla stessa. Essi che rappresentavano la parte più eletta della massa dei soci per la cultura, per il censo e per la onorabilità degli uffici coperti, ben conoscevano le difficoltà dell'opera, e nelle iniziative e nello zelo delle rispettive direzioni avevano piena fiducia. La sua altissima importanza, che superava di gran lunga qualunque speranza di successo, che dalle opere si fosse potuto attendere, era costituita dalla unione spirituale che a Trieste, dopo la felice esperienza di due anni, riceveva la sacramentale conferma, di genti italiane, prima ignote le une alle altre per la enorme distanza, per la diversità di abitudini e di applicazioni, per la mancanza di antecedenti relazioni spirituali e di atìai;e soltanto guidate dallo stesso prepotente istinto di conservazione e di sHup,o della stirpe, le quali trovavano* in questo possente bisogno dell'anima italica, sopra ogni interesse materiale, la ragion prima della loro fortunata congiunzione morale.