Rassegna storica del Risorgimento
"PRO PATRIA"
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1919
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A. Sartorélli
loro conti sulla presentazione di punti cosi vulnerabili da renderne presto necessario lo scioglimento, giacché la prudenza dei direttori aveva resa sino ad oggi vana questa speranza. Per quanto riguarda l'azione contro i tedeschi, era da prevedersi un nuovo e più potente assalto non solo contro le oasi tedesche nel Trentino, ma anche contro lo stesso territorio tedesco nella regione dell'Alto Adige .
L'autore dell'articolo, evidentemente preoccupato per le future sorti del tedescnismo nel Tirólo, continuava a rimproverare al Governo la sua politica slavofìla a danno degli italiani dell'Adriatico : per la quale non esisteva più nel litorale alcuna istruzione italiana per i preti e i maestri, ad onta del famoso 19 delle leggi fonda-damentali, per cui quelli italiani erano stati posti nella necessità di rivolgersi a Roma anziché a Vienna, per opporre una ben naturale azione di difesa della quale erano da prevedere le pericolose conseguenze nel campo politico.
Tutto ciò si sarebbe evitato, se il Governo avesse trattato cogli uomini della Pro Patria, par inter pares , e invece non solo non si era avvicinato, ma aveva cercato con mezzi proibitivi di indebolire l'attività sociale, la quale viceversa fu spronata alla intensità, sì da creare perfino una opposizione politica nei Parlamento e nelle Diete .
L'articolo concludeva che l'attività dell'associazione stava per agitare una questione sempre più difficile per l'Austria, perchè connessa da un lato al completo sviluppo del partito nazionale nel Trentino, .dall' altro ai tentativi del Governo di slavizzare l'Istria, il Friuli e la Dalmazia, e che si doveva quindi assistere con curiosità all'atteggiamento che esso avrebbe assunto rispetto alla novella importantissima fase dello sviluppo, della Pro Patria, in rapporto all'avvenire della Dante Alighieri.
Ciò si scriveva nell'aprile 1889, tre mesi prima della formale istituzione della Dante, e quindici mesi prima della famosa motivazione del decreto di scioglimento della Pro Patria .
Colali espressioni, che sotto un'apparenza di perfida equanimità verso gli italiani adriatici, avevano in fondo lo scopo di additare al Governo il pericolo che sovrastava alla regione tedesca del Tirolo, nel caso che la Dante si fosse mostrata a rincalzo della Pro Patria, erano rafforzate dalla imposizióne dei partiti slavi che formavano la maggioranza del Governo, al quale cercavano di fare intendere, che sarebbe stata in pericolo tutta l'opera diretta a rendere slave le provincie adriatiche, se si fosse ancora tollerata l'attività della Pro Patria, la quale era ormai da considerarsi come l'avanguardia della Dante. Infetti negli anni 1889 e 1890 si ebbe un gran numero di proibizioni,