Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno <1919>   pagina <62>
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E. Possa-monti
tempo nel seno. 11 Vieusseux, che lo capiva, quando alle prime ele­zioni di Livorno il Guerrazzi non era riuscito, aveva scritto al Cento-fanti, che si doleva di questa mancata deputazione, perchè nella Camera l'agitatore livornese sarebbe stato forse paralizzato, mentre fuori di essa poteva riuscire pericoloso.l Se il Vieusseux avesse ragione nel rite­nere, che l'opera del Guerrazzi sarebbe stata limitata e neutralizzata nel mondo parlamentare, è cosa assai discutibile, quando si rifletta alla natura dei tempi ed alla mente ed alla forza morale di quell'uomo : è certo però che il nostro editore non s'ingannava ritenendo immenso il pericolo per il ministero toscano, che fosse stato offerto implicita­mente all'autore dell'assedio di Firenze un nuovo appiglio, per sca­gliarsi contro un gabinetto, ritenuto immediato responsabile de' danni materiali e morali da lui ingiustamente sofferti. JS di quanta verità fossei'O piene le parole del Vieusseux avevano provato i discorsi e gli scritti del Guerrazzi dall'aprile al luglio del 1848. Sia che il 20 maggio qualificasse il ministero di incapacità finanziaria; sia che il 6 giugno: dopo la battaglia di Gurtatone e Montanara lo accusasse di avere vo­luto la morte dei combattenti toscani e la rovina della patria, non apprestando in tempo le armi; sia che, ragionando delle nuove Ca­mere, non si peritasse dal gettare sul Ridoni Tonta di corruttore della libertà di coscienza; sia che, usando della satira, dileggiasse gli uomini posti a capo della cosa pubblica e coloro che li sostenevano per anni­chilire coli'arma del ridicolo il presidente del gabinetto ; in ogni modo ed in ogni luogo dalle colonne del giornale alle pagine del libello, dalla sedia del circolo alla tribuna, dalla piazza, il Guerrazzi aveva demolito a colpi di piccone l'edificio, già di per sé vacillante, del ministero Ri-dolfi.2 Né l'opera dell'agitatore livornese erasi limitata a quanto siam venuti dicendo : che non è fuor di luogo supporre, che i moti popo­lari di Firenze del 30 luglio 1848 fossero tutt'opera del Guerrazzi, al quale, per il momento, sommamente importava il far sentire la propria potenza a colui che un giorno lo aveva costretto a piegare.8 E l'attività del Guerrazzi contro il ministero Ridolfi si era manifestata, più ancora dell'azione pubblica diretta, nell'opera sua di giornalista, che nel Gor-riere Livornese, ispirato da lui, anche quando pareva dovesse ripro­varne gli eccessi, sapeva il nostro romanziere di avere l'arma piCt
i Archivio di Staio di Pina - Lascito Centofanti - Corrispondenza - Susta
n. M
s GUERRAZZI, Opere politiche, Milano, Guigoni, 1861, pp. 215,221,282,293,305.
8 GUERRAZZI, Opere politiche, op. ctt. Discorso al circolo politico di Firenze del 1 agosto 1848 , p. 564