Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno <1919>   pagina <65>
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HMinistero CapponiéUtramonto cMHòeraUsmo toscano nel'48 65
più impossibile la concordia fra le due istituzioni statali. Questa scis­sione, non essendo conosciuta interamente nelle sue cause dal paese, aveva fatto sì ehe fòsse- aumentato il malumore generale e fosse sorta nell'animo degli elettori la sfiducia nei propri rappresentanti, river­sando su di loro lo scetticismo nutrito verso gli uomini posti a capo della cosa pubblica. Era quindi bastato un fatto di discutibile importanza come la sollevazione fiorentina del 30 luglio, favorita o no dal Guer­razzi, perchè il Ridolfi cadesse. Ma una cosa è certa che, se anche il Guerrazzi non avesse operato nel modo ben noto, se anche Firenze o Livorno non si fossero mosse, la forza ineluttabile delle cose avrebbe portato alle dimissioni del marchese Cosimo, perchè nelle Camere, nel paese sarebbe sorto indiscutibilmente un qualcosa che avrebbe avuto l'effetto da tutti desiderato. H rovèscio di Gustoza, la ritirata piemon­tese, la deplorevole condizione militare toscana erano di per sé tali ragioni di accusa che contro di esse non avrebbe potuto resistere il blocco più saldo.
E ciò si intendeva dalla parte della stampa pubblica, che non era certamente propensa al Guerrazzi, e dagli organi più autorevoli del libe­ralismo. Non volendo e non potendo dir tutta la verità alla Toscana nel timore che, chi vi aveva interesse, ne approfittasse per sollevare le fazioni streme, facevano però comprendere, che non era possibile il continuare in quello stato di cose voluto dall'amministrazione Ridolfi, né era lecito che mancassero al paese gli appoggi sia del Parlamento sia del Mini­stero. 11 15 luglio 1848 l'Italia, i cui uomini non si potevano accusare di ambizioni governative il Ministero toscanoscriveva-inacerbito dalla rabbiosa guerra che gli muovono i più fervidi zelatori del pub­blico interesse e gli appassionati avversari nei momenti più critici e procellosi si racchiuse come il mollusco nel guscio e l'opposizione del giornalismo e dell'assemblea non sa trovare l'istrumento idoneo a trarvelo fuori e qualcuno riporre in vece sua .1 Dato un colpo al cerchio ed un colpo alla botte affermando da un iato l'operato del Gabinetto essere oscuro ed inetto e dall'altra lamentando l'incapacità politica dei deputati toscani, proponeva VItalia fin d'allora un cambia­mento di Governo: Or che sarebbe diceti se tutti questi diversi elementi venuti per alcun modo in accordo, si stabilisse tra il Ministero ed il paese una tregua bastante a degnamente costituire gli ordinamenti di guerra?... perchè, frattanto, la rappresentanza nazionale o la stampa insieme a progetti savi, positivi e praticabili non riuscirebbe a porre in
Vllaiia, 113, W lng"o 1848. 5.