Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno <1919>   pagina <66>
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E. PasaamonH
luce l'uomo o gli uomini atti a prontamente e bene eseguirli ? *.* E blan­damente, ma seriamente rivolgeva al Ridolfl le seguenti parole: gli uomini potenti per ingegno e dottrina facciano per poco sacrificio del­l'idea vagheggiata sull'altare della Patria pericolante; si opponga il senno alle passioni .* Più violenta, ma non meno efficace, la Patria, togliendo di mezzo i riguardi usati dall'Idia, eliminato con disde­gnoso piglio il gabinetto Ridolfi, rivolgevasi ai deputati chiedendo loro perchè avessero tanto indugiato a fare ciò che la nazione attendeva da loro : Applaudirà il Paese - essa diceva - se con tutto l'animo si adopereranno ora e subito a farlo cooperare efficacemente alla guerra .8 E, poiché il tempo incalzava ed il momento aveva bisogno di energia e non di debolezza perniciosa, il 14 luglio 1848 il giornale del Ricasoli tornava sull'argomento, battendo a destra ed a sinistra perchè fosse aperto l'orecchio alla voce della verità ed alla [supplica della patria pericolante: Possiamo noi concedere domandava questo periodico, che il Ministero debba o possa in cosa di tanto momento rinunziare ad ogni iniziativa e dal momento che le Camere si adu­nano dire a sé stesso: ecco qua chi rappresenta il paese ; si cavino costoro d'impiccio come sapranno, io mi starò contento a dire sì o no-alle proposte che mi faranno?... No, questa non è la parte che si conviene al Ministero toscano particolarmente. Un Ministero ha il diritto di iniziativa al pari delle Assemblee legislative, ma sopra queste ha il vantaggio di possedere i dati, i documenti ; può quindi basare le sue proposte sul positivo e risparmiare un tempo prezioso .* E concludeva : Se pargli d'aver fatto abbastanza, se pensa che il paese non possa o non voglia far di più, lo dica e finiamo la trista com­media... dietro a voi, signori, c'è il paese, c'è la nazione; sarebbe in verità malecreanza di fare aspettare, per serbare, intatte le vostre coh-
1 L'Italia, 11 15 luglio 1848.
3 L'Italia, 113,15 luglio 1848.11 Guerrazzi poi ohe non BÌ lasciava sfuggire le occasioni più favorevoli per porre sotto luce sfavorevole l'opera del partito ohe Io aveva combattuto ed abbandonato dopo il gennaio del 1848 aveva più e più volte nel Corriere Livornese fatto risaltare la debolezza e l'incapacità de' deputati di fronte alle gravi questioni dell'ora. Cosi fra l'altro non" si peritava il 1 agosto 1848 di qualificare i deputati e senatori flosce Camere prive di ardimento, di valore, di sapere e di tutto . Corriere Livornese, 144, 1 agosto 1848. E ciò non doveva passare inosservato in un paese stanco della guerra, convinto di essere-guidato da una minoranza aristocratica che voleva, secondo lui, per propri inte­ressi, continuare la lotto,
8 La Patria, TX, 19, 19 luglilo 848.
* La Patria, H, 14, 14 luglio 1848. i