Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno <1919>   pagina <79>
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B Ministero Capponi e il tramonto del liberalismo toscano nel'48 79
rsiva, di qualunque natura essa fosse. Forse, consci delTerrore com­messo dalla metà del maggio alla fine del luglio 1S48, compresero il dovere che loro incombeva, di rimediare per quanto potevano allo sbaglio commesso, sfatando le accuse, ricostituendo la fiducia nel­l'onestà delle intenzioni del Re, che avevano qualificato capace di tra­dimento e di loschi maneggi.
E poiché, se v'era una speranza di fronteggiare il pericolo interno, specialmente il rivoluzionario, il quale accusava di tiepidezza verso la causa della libertà i Sovrani d'Italia,1 essa era basata nel con­tinuare U lotta contro l'Austria ; e poiché nella nostra penisola l'unico principe capace di questa impresa era Carlo Alberto, i periodici del liberalismo toscano dalla fine del luglio a' primi dell'agosto: 1848 lo sostennero come il primo campione della nostra libertà ed invi­tarono il Granduca ed il suo governo a porsi in immediato rapporto con il Re di Sardegna per la preparazione della guerra, che sarebbe scoppiata allo spirare dell'armistizio Salasco. Esaminando l'intimo di molti liberali toscani, ì anali ad alta voce proclamavano la ne­cessità della lotta, avremmo potuto dubitare della sincerità della loro intenzione e pensare, se gli interessi di casa loro non prevalessero su quelli della patria: comunque fossero le cose, la loro opera non poteva non essere utile al paese perchè scuoteva gli indifferenti., fron­teggiava gli intolleranti, tratteneva gli impazienti in nome di prin­cipi più alti di quel che fossero il municipalismo ed il materia­lismo storico tentando di risollevare la coscienza della nazione a più-nobili ideali. Cosi la Patria il 13 agosto: L'Italia - diceva - non dee contare sulla pace; l'Italia ha troppi nemici i quali l'aborrono perchè l'hanno fatta infelice fin qui e perchè vogliono vederla infe­lice sempre. Ma per quanto esser si vogliono i nemici, l'Italia dee combatterli e può vincerli .2 La Bivisia Indipendente, cercando di aprire gli occhi ai suoi compatriotti sulle cause, che avevano portato
Cfr. Corriere Livornese, 144, 1 agosto 1848 - 145, 2 agosto 1848 - 146,. 3 agosto 1848 - 147, 4 agosto 1848 - 156,14 agosto 1848 -152, 10 agosto 1848-154, 12 agosto 1848. Questo periodico e gli altri organi della pubblica opinione toscana che ad esso accostavansi, se avevano favorito, dopo i disastri della fino del luglio 1848, la lotta a fondo sotto gli ordini del Oarignano, avvenuto Tarmi* stìzio Salasco avevano tolto ogni fiducia a Carlo Alberto coinvolgendolo con i go­verni reazionari (lolla penisola, -vituperandolo qual traditore e proclamando la guerra ad oltranza fatta dal popolo, per volontà del popolo stesso. Kò 11 trascor­rere del tempo aveva modificato questo sentenza.
3 Za Patria, H, 44, 13 agosto 1848.