Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno <1919>   pagina <84>
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J. PassamowH
Venezia voi dovreste estendere un artìcolo por la Mista e dimostrare a tutti, che la causa di Venezia è quella di noi tutti e che è dovere sacrosanto l'assisterla con ogni sorta di sussidio. Quando penso al­l'Italia, a quella Venezia, alla guerra santa che ci avrebbero tatti concordi ed uniti, mi rodo dalla rabbia vedendo l'anarchia che più che mai invade la Toscana.1-Ed il 98 settembre: Oggi temo assai <hè Venezia venga investita, ad onta delle promesse avute. Ma a pro­posito di Venezia, di quelle lire 1000, il dì 20 non aveva ancora veduto nulla: sentite, vi prego, dal signor Ruschi, eosa ne sìa stato. Al me­desimo ho diretto la circolare del Comitato, come pure a molti altri in Toscana. Nessuno ancora mi ha risposto .2 Ed il ottobre, con slancio ed ostinazione ammirevoli : Ho ricevuto gentilissima lettera del Ruschi : ringraziatelo. Speriamo, che egli possa in seguito raccogliere qualche cosa altro. Se tutte le comunità della Toscana facessero nella proporzione, Venezia avrebbe un valido soccorso. Firenze, per ora, è di una freddezza che fa disperare e di una meschinità, come se si trattasse di una colletta per una famiglia e non di venire in aiuto di quella città, dalla longanimità e resistenza della quale dipendono forse le sorti d'Italia .s E mentre il Vieusseux si adoperava cosi attiva­mente per la causa italiana agonizzante nella laguna veneta: mentre in un campò opposto il Guerrazzi lavorava nell'identico scopo sia per ragioni di nazionalità che di partito,* il Capponi alla invocazione, che il Tommaseo, il 15 agosto, gli aveva rivolto, come air amico più ehe presidente del Consiglio, rispondeva due giorni dopo, togliendogli ogni più cara speranza.6
Non riesce perciò difficile intendere perchè, in Toscana, ministro il Capponi, la democrazia e la demagogia poterono, con la politica di pacifismo adottata dai gabinetto, esplicare le loro energie e conse­guire il potere con una rapidità maggiore che in Roma ed in Torino.
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8 Archivio di Stato di Pisa - Lascito Centofanti - Carteggio - Basta, n. 19.
* Corriere livornese, 156, 14 agosto 1848 - 1G7, 29 agosto 1848 - ffel mesa di settembre o di ottobre anche noi più ardente bollore delle passioni polìtiche non mancò quotidianamente l'organo del Guerrazzi di ricordare ai suoi lettori la sventurata citta della laguna, aprendo sottoscrizioni e favorendo ogni raccolta di denaro o di nomini in difesa della repubblica, veneta. E ciò anche per ragioni di
opportunismo-
5 OAPPOKI e TOMMASEO - Carteggi0 '**> P- oll> n "*Qr w