Rassegna storica del Risorgimento

GIANSENISMO
anno <1962>   pagina <570>
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570 Alberto Aquarone
Non meno della setta dei filosofi anticristiani, i giansenisti erano direttamente responsabili per il sanguinoso trionfo di cruci falsi idoli di libertà ed eguaglianza che avevano sovvertito il naturale ordine sociale voluto da Dio, e che solo poteva assicurare, in ultima analisi, la pace, il benessere degli uomini. Se giacobinismo era sinonimo, e certamente lo era, di scattolicamento , come dubitare dell'equazione giansenisti-giacobini? Yi è una logica storica nelle idee e negli atti degli uomini che trascende anche la loro volontà e facendo appello a questa logica era ben facile per la propaganda antirivoluzionaria di parte cattolica colpire i giansenisti non più polemizzando, testi sacri alla mano, contro le loro con­cezioni teologiche e la loro morale rigorista, ma semplicemente mettendo in evidenza le conseguenze obiettive del loro insegnamento e della loro condotta. Fra democrazia ecclesiastica e democrazia politica, con tutte le sue funeste conseguenze, esisteva un legame strettissimo che bastava di per sé a sanzionare la condanna di tutto il movimento giansenista.
I libri dei Filosofi Deisti proseguivano ancora i redattori del Giornale ecclesiastico Materialisti ecc. predicano l'eguaglianza, la democrazia, e l'em­pietà per un verso, e quei dei moderni Protestanti, e dei Giansenisti per un altro. Imperciocché niun di loro vuol sentire sopra di sé il peso d'un'autorità superiore, uiun di loro conosce il dovere della subordinazione e dell'obbedienza a una Pote­stà suprema da Dio costituita, o fingono di conoscerla fuori della sfera; e tutti uniti a rendere odiose le potestà superiori, gridano perpetuamente contro di esse al dispotismo, e alla tirannia. Onde mentre i libri dei filosofi inveiscono contro i Principi Sovrani e i loro Magistrati, quei dei Giansenisti si scagliano contro il Papa ed i Vescovi. I principi sono gli stessi, e sono loro comuni. nel­l'atto che gli uni e gli altri, ognuno nella sua sfera, impongono alla moltitudine coi speciosi nomi di libertà e d'eguaglianza, i Giansenisti non vi aggiungono che un fiuto zelo per l'antica disciplina, per l'osservanza dei canoni ecc., e dopo aver entrambi spaziato per vie diverse, vanno infine a riunirsi in una sola, che è quella di atterrare il Trono e l'Altare... Se dunque ci si domanda col Tamburini cosa è un Appellante, ovvero un Giansenista, noi rispondiam francamente, perchè rispoudiam con verità, essere la quintessenza di tutte le Sette che sono nel mondo, perché stringe lega con tutte contro la Chiesa cattolica, e al genio di tutte modifica i dogmi della Religione .
chei Parlamenti usando delle penne dei Giansenisti, con una mano edificavano, e coll'alira distruggevano. Perciocché nel mentre che predicavano contro il filosofismo, spacciavano gli errori dei Giansenisti, e quelle loro pompose declamazioni, perché provenienti da ehi non era da Dio chiamato a codost'officio, ed erano fatte col fine d'usurpare, l'autorità vescovile, o non producevano vermi fratto, o facevano più male che bone. 11 Ministero per lo contrario operava con dlsposttsmo, e chiudeva a tutti la bocca. Gli uni dunque proteggevano gl'increduli, perchè increduli anch'essi, e gli altri aderendo alle massime dei Giansenisti usurparono l'autorità della Chiesa, per avvilire quella dei Vescovi e del Papa, e protessero perpetuami! ut e i libri di quei settarj coi loro autori, perché facevano guerra agli uni e all'altro .