Rassegna storica del Risorgimento
GIANSENISMO
anno
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1962
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pagina
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575
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Giansenismo italiano e Rivoluzione francese 575
papale, o anche semplicemente a carteggiare con giansenisti di grido. Questa tendenza ad allargare eccessivamente, in certi casi, la cerchia giansenista in Italia è stata anche facilitata, senza dubbio, da un'accettazione troppo indiscriminata, mi pare, della tesi che vuol minimizzare all'estremo gH interessi più propriamente dogmatico-teologici del giansenismo italiano del secondo Settecento e asserisce l'assoluta prevalenza, nel suo seno, delle preoccupazioni di politica ecclesiastica, di riformismo disciplinare e rituale, di educazione morale. Quasi che per i giansenisti italiani di quel tempo i problemi della grazia, della sorte degli infanti morti senza battesimo, del carattere e del valore del sacramento della penitenza, e così di seguito, non rivestissero più che un interesse del tutto marginale, fossero diventati una semplice stratificazione alluvionale, lontano ricordo e residuo di una passione religiosa e di polemiche ormai consegnate definitivamente al passato. *1 Mi sembra invece cbe una lettura attenta degli scritti dei
1) Sul problema della necessità di un chiaro criterio discriminatore fra giansenisti veri e propri, semplici simpatizzanti e cattolici illaminati ha insistito ripetutamente il Codignola: cfr. sopra tutto II giansenismo toscano, cit voi. I, pp. 11 esgg. Cfr. pure il citato saggio di Passerin d'Entrèves, Giansenisti e illuministi. Emile Appolis ha parlato in proposito di un terzo partito fra i giansenisti e zelanti, composto di ecclesiastici di fervida fede e assai vicini alle posizioni gianseniste, ma non disposta a unirsi agli appelli costanti di questi contro le decisioni della Santa Sede e alieni da uno spirito di fronda portato al limite dello scisma. Secondo questo autore, è a questo terzo partito più che ai giansenisti nel senso stretto del termine che si riallacciano il movimento giansenista toscano ed il sinodo di Pistoia. Cfr. E. ABPOJJS, A travate le XVIII* siede cathoUque. Entro Jansénistes et Constilutionnaires: un tiers parti, in Annales. Economies-Sociétés-'GivUisationSt 1951, pp. 154-171, in particolare, per quanto riguarda l'Italia, pp. 169170. L'Appolis è tornato sull'argomento nel suo recente volume Entre Jansénistes et Zelanti. Le Tiers Parti cathoUque au XVIII* siede, Paris, 1960.
L'affermazione della netta prevalenza, in seno al giansenismo italiano del tardo Settecento, degli impulsi riformatori più concretamente politici sulla speculazione teolo-gico-dottrinale è diventata quasi un luogo comune, nonostante il monito dello .Temolo. Ha osservato in proposito Benedetto Croce: Come, in genere, gli altri giansenisti italiani, anche quelli di Napoli sì versarono piuttosto nella difesa di quel complesso di richieste circa la costituzione della chiesa e i suoi rapporti con lo stato che si designano comel regalismo *, e nell'opposizione al gesuitismo, che nelle questioni più propriamente teologiche. In fatto di religione, la diversità era non tanto nei donimi, quanto nel tono, come si è detto, nel bisogno di più intima, sémplice e severa religiosità; ma sostanzialmente, fu poi mai altro il giansenismo che questo tono diverso, che si procurava far prevalere nella chiesa cattolica, e si potè mai convincerlo di eterodossia ed eresia? salvo che non si pensi (e non sarebbe un pensiero privo di buon fondamento) che eresia ora appunto questo fervore cristiano,in contrasto col politicismo della chiesa cattolica e dei gesuiti' . (B. CROCE, La vita religiosa a Napoli nel Settecento, cit p* 134). Sulla tesi ohe in Italia il giansenismo sia stato hi questo periodo poco teologico, insofferente di polemiche dogmatiche, e piuttosto pratico e riformatore, hanno insistito in modo particolare, oltre al Natali, già citato, anche: A. QuACQIJAREI.M, IM teologia antiginnsenistu di G. V. Bolgeià. (1733-1811), Mazara, s. d., p. 41; H. MAZZETTI, Giuseppe Maria Pujati a Scipione de* Ricci. Appunti sul giansenismo veneto, in Bulhttino storico pistoiese, 1933, pp. 140 e ss.; B. MATTISOGCI, Scipione aV Ricci, Saggio storico-teologico sul giansenismo italiano, Brescia, 1941.