Rassegna storica del Risorgimento
LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno
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1919
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H Ministero Capponi e il tramonto del liberalismo toscano mV48 87
lineandolo personificazione del mardiese Gino, come se egli fosse slato l'unico uomo, al quale il Sovrano avesse affidato la direzione della cosa pubblica : Il nuovo Ministero, scriveva questo periodico, si presenta al paese sotto l'egida della fama e della lealtà della condotta pubblica del marchese Gino Capponi, cui né il peso di pubbliche o private sciagure tolse mai alla causa del progresso e della libertà, ed il partito liberale non può non accordargli la sua piena fiducia. La Toscana ha da .gittare salde fondamenta al nuovo ordinamento politico; e solo un Governo leale e forte può date effetto all'opera feconda. .' Ma come la Patria, così anche la Rivista pavida di un trionfo della rivoluzione ricordavi benevolmente al Capponi quel che era da farsi : Una, e la maggior colpa del passato Mi nistero - scriveva la Rivista il 21 agosto -fu di voler transigere con tutto e con tutti; e i provvedimenti più salutari rimasero inefficaci con danno gravissimo dello Stato e del principio di autorità... I nuovi ministri dichiarano, che la legge sarà costante e sola misura agli atti del Governo e che porranno ogni cura, perchè essa abbia intera, esecurazione sempre e dovunque. Queste son massime di Governo ; e dalla piena osservanza di esse dipende la vera felicità di uno Stato civile >!
Forse men cauta della Patria, ma non meno desiderosa del trionfo liberalismo, la Rwista additava al Capponi senz' ambagi ove fosse il nemico, perchè lo cacciasse prima, che la cancrena avesse roso le membra dello Stato toscano : Le aberrazioni dell'individualismo -continuava questo periodico - se giovarono a capi parte, formarono sempre la rovina degli Stati e dei popoli JK E concludeva: Siamo quindi persuasi che, ove il nuovo Ministero abbia la virtù di far prevalere le norme esposte nel suo programma, l'appoggio di tutti i buoni non può mancargli giammai .8 Ed infatti qualunque atto <Jel Capponi e dei suoi collaboratori, che avesse potuto offrire alla stampa liberale un'occasione favorevole per far risaltare l'opera del Presidente del Consiglio, era immediatamente sfruttato dagli organi più autorevoli del liberalismo. Così le parole del marchese Gino, dette alla Camera dei deputati il 21 agosto 1848 intorno alla ferma volontà del nuovo gabinetto di esser fedele alla politica federativa, erano così commentate dalla Patria: Questo nobile linguaggio, venuto dal cuore, fu ricevuto con unanime applauso, come testimonio di quella
1 La Rivista Indipendente, 90, 21 agosto 1048.
* Za Rivista Indipendente 90, 21 agosto 1848. Ofr. anclw Riforma, 254,21 agosto 1848 - 256, 23 agosto 1848.
La Patria, H, 53, 22 agosto 1848.