Rassegna storica del Risorgimento

GIANSENISMO
anno <1962>   pagina <622>
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Alberto Aquarone
professato verso la libera ricerca storica e scientifica, attraverso, per esem­pio, la critica delle leggende e dei testi sacri; e infine dal punto di vista politico, per la rivolta contro il sistema 4 romano - sempre più sviluppata e tale clie conduce, verso la fine del secolo, su posizioni apertamente rivo­luzionarie . *) Che poi questo contributo particolare del giansenismo dovesse in parte la propria origine alla recezione di motivi religiosi e intel­lettuali provenienti dalla Francia, poteva costituire un elemento negativo solo in quanto e nella misura in cui denunciava una grave carenza della coscienza religiosa italiana del tempo, che avrebbe dimostrato cosi di. essere incapace, con le sue sole forze, di depurarsi di tutte le scorie che le si erano andate stratificando sopra fino quasi a soffocarla, di ritrovare la via di un più immediato contatto con il divino, al di là delle degenerazioni superstiziose e della supina sottomissione ad un'autorità ecclesiastica che tanto più. accampava pretese di infallibilità quanto più si faceva dominare-da preoccupazioni mondane, di ristabilire infine un rapporto di solidarietà anziché di ostile antitesi con la coscienza civile dell'individuo.
Che sotto diversi aspetti, poi, il giansenismo italiano abbia continuato ad essere durante tutta la sua esistenza tributario, in misura più o meno larga, di quello francese, si spiega non solo tenendo conto della primoge­nitura del giansenismo d'oltralpe, ma anche, e forse più ancora, tenendo presente quella ch'era una delle più profonde esigenze religiose da cui, in seno al cattolicesimo era scaturito il movimento giansenista, l'anelito cioè al superamento del dissidio con il mondo protestante. Ora, come ha proprio-di recente ricordato Pierre Chaunu,2) il desiderio doloroso di riunificare la cristianità dilaniata è sempre stato sentito in maniera particolarmente intensa e viva nelle regioni poste alle frontiere della cattolicità, quali ad esempio la Lorena, i Paesi Bassi, la Francia stessa, che fra tutte le grandi nazioni dell'occidente europeo rimaste nell'orbita cattolica era pur quella che presentava un problema di frontiera interna con il prote­stantesimo più che mai bruciante, sia per la tragica esperienza delle guerre di religione, sia per la continuata presenza di una forte minoranza rifor­mata. Ma in Italia, sopra tutto nell'Italia del Settecento, questo problema di frontiera religiosa era insussistente, e anche là dove era sinceramente sentita l'aspirazione ad una riforma della Chiesa e ad una purificazione della pratica religiosa e della stessa dottrina cattolica, mancava pur sempre quello stimolo vivificatore e, per così dire, drammatizzante,.
-P, ALATIK, Profilo utoriuo del aauoUcenimo Ubarnle in Italia, I. // Settecento, Gianna* nisffio, Jìlogiansenismo e illuminismo cattolico, Palermo, 1950, p. 25.
2) p, CHAUNU, Janténieme et fronti èro da caiholicitó {X.VJF e XVI II9 siede). À propos du Jansénitme torruin, in lievita historiqut, 1962, I, pp. 115-138.