Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOGRAFIA ; SPAGNA ; STORIOGRAFIA
anno <1962>   pagina <625>
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RASSEGNE, DISCUSSIONI E VARIETÀ
L'ITALIA DEL RISORGIMENTO
NELLA TESTIMONIANZA DI SCRITTORI
DI LINGUA SPAGNOLA
ben noto che la Spagna e. tanto più, gli altri popoli di lingua spagnola non ebbero una parte determinante negli avvenimenti degli anni decisivi del Risorgimento. La Spagna Fave va bensì avuta negli anni 182021- quando i moti napoletani e piemontesi furono stimolati dall'esempio spagnolo e appog­giati dalla diplomazia del regime costituzionale di Cadice.1) Fin dal 1808, del resto, esisteva un mito spagnolo: l'insurrezione contro Napoleone era conside­rata un esempio di resistenza allo straniero, dovuto alle intime energie d'un popolo abbandonato dal sovrano. Dopo il convegno di Troppau e l'intervento della Santa Alleanza a Napoli e in Piemonte* molti proragni liberali italiani furono accolti in Spagna; ma quando, nel 1823, la Spagna fu a sua volta invasa dai figli di San Luigi, perse la sua funzione di ridotto europeo delle idee libe­rali. Dalla morte di Ferdinando VII essa ebbe un regime inonarchico-costitu-zionale, e le relazioni tra Ferdinando II delle Due Sicilie e la sorella Maria Cri­stina, madre di Isabella II, non furono delle migliori; tuttavia una certa soli­darietà dinastica unì la monarchia spagnola ai Borboni di Napoli e di Parma, e tale solidarietà neutralizzò le simpatie che i governi costituzionali spagnoli potevano avere per la causa oberale italiana. Durante i momenti decisivi del Risorgimento, la diplomazia spagnola intervenne presso Cavour per sostenere i Borboni italiani,2) malgrado le tendenze liberalimoderate del governo 0' Don­nei, ma senza la possibilità e anche senza l'intenzione di passare a un'azione concreta.
Se, insieme con queste circostanze, si considera la scarsa incidenza della Spa­gna nella politica europea dell'epoca, in generale, e d'altra parte una certa ten­denza degli storici a trascurare le fonti letterarie; e se poi si considera la diffusa ignoranza delle cose spagnole da parte degli Italiani, sarà facile spiegare che i testi letterari spagnoli che riflettono una diretta, esperienza della vita italiana dell'e­poca del. Risorgimento siano stati trascurati dagli storici italiani, al punto che nemmeno quelli di essi che sono tuttora così noti in Spagna da essere ristampati in edizioni popolari appaiono nelle maggiori raccolte italiane di libri sul Risorgi-mento. Spiegare* non giustificare; perchè l'assenza d'un diretto interesse degli Spagnoli e degli altri ispanoparlanti per gli avvenimenti italiani può, semmai, suggerire la presunzione d'una maggiore obiettività. E questo un caso, mi pare, in cui Io specialista deve uscire dal terreno della sua disciplina, inteso nei suoi
J) Cfr. C. SPINI, Mito e realtà, detta Spagna netti rivoluzioni italiana del ,20-*2J, Roma, 1950.
2) Cfr. G. BANDINI, Spagna e Sardegna nel 156*0, in Alti del Congresso nazionale di storia del Risorgimento, Bologna, 192(9.