Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOGRAFIA ; SPAGNA ; STORIOGRAFIA
anno <1962>   pagina <629>
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Il Risorgimento negli scrittori spagnoli 629
le figlie. A Venezia non fa niente, passa due mesi nelle braccia di Circe, due mesi deliziosi; naturalmente il suo amico deve dire invece que me illustro y me oriento y me auroro, y que estudio corno un animai, y que es increfble la utiiidad que pueden sacar Espana y sus Indias de rais ade lantani ientos (5 ott. 1794). Attende clic i Francesi arrivino in Italia, y si entran toda es suya, si la quicren toda.
IEntrados que sean sus mercedes, es mencster que yo me salga, no puedo ver horrores, y aqui los h ab ria muy espantosos. Los birriquines de Boloiria, los transteverinos romanos, los lazaroncs de Nàpoles, en una palabra, la inmensa plebe, abatida, desnuda, malvada de las capitales (mas temible que todos los ejércitos enenùgos), no aguarda mas que la sena! del saqueo y la mataiiza (18 genn. 1795). Lui se ne andrebbe in Svizzera, e se non si fa presto la pace si sposa con una rica labradora de Zurich. muy tetri da. muy bianca, muy sencillota, de la cual tcndré numerosa y masculina sucesión .
Moratin era insomma un libertino del Settecento, uno scettico ed edonista; che vedeva da filosofo i guai dell'Italia dell'oncien regime, e in ultima analisi li trovava preferibili alla rivoluzione, perché, tanto, los hombres han estado siempre mal gobernados, y lo estaràn basta que dcjen de existir . Il 23 luglio 1796 scrive da Bologna che i Francesi sono passati, hanno fatto razzia e han lasciato miseria, disgusto, semillas de discordia en un pafs que antes de su venida era de los mas felices .
Tutto ciò, del resto, se costituiva un limite alla capacità di penetrazione della situazione storica in cui viveva, era anche una certa garanzia di oggettività d'osservazione. L'impressione d'insieme che il Viafe lascia dell'Italia è d'un mondo molto vario, con tante situazioni quanti Stati, e molti ed antitetici tem­peramenti; mt nel complesso, d'un mondo affascinante per un uomo intelli­gente, colto, raffinato, pigro e sensuale come Moratin.
Uno scorcio della vita napoletana della prima restaurazione borbonica, ricordato quasi mezzo secolo dopo, ci danno le Memorias di uno dei protagonisti del regime liberale di Cadice, e, più tardi, del romanticismo spagnolo: Antonio Alcali Galiano. Aveva questi solo tredici anni quando accompagnò, nel 1802, suo padre, comandante d'una nave che formava parte della squadra inviata a Napoli in occasione del doppio matrimonio che avrebbe dovuto stringere i legami tra le due case di Borbone, quello del principe delle Asturie Fernando con Maria Antonia, figlia di Ferdinando IV di Napoli, e quello di Maria Isabella infanta di Spagna coll'erede del trono napoletano, Francesco. Già traspare nell'adolescente, benché attenuata dal racconto fatto dopo molti anni di lotta e alcuni di transazioni, l'immagine del futuro rivoluzionario; e l'esperienza napo­letana dovette contribuire a formare le sue convinzioni. Malgrado, o forse a causa, della giovanissima età, i ricordi sono in lui ben netti, x) anche quelli poli­tici. La rcina estaba muy generalmente aborrecida, aunque cntre muchos, con poca razón, pasaba por sor de supcrior talento . Altrettanto aborrito era Acton; invece el xcy, descuidado y flojo, era muy amado de la infima plebe, cuyo
') AJcala Galiano fu uno dei maggiori oratori del secolo, in Spagna, e chi Io cono­sceva rilevava hi lui una memoria prodigiosa: cfr.-Mi II una A un, li intuire de la liner nutre conu.mporairw en Espugni; Paria, 1876, p. 129. Ma anche un nonnaIir tredicenne osserve­rebbe un'avventura straordinaria, come uà viaggio in una nove da guerra all'estero, in modo da ricordarla per tutta la vita.