Rassegna storica del Risorgimento
LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno
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1919
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pagina
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93
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Il Ministero Capponi e il tramonto del liberalismo toscano nel '48 93
nausea per le civili discordie, per il genere del movimenta? per gli elementi che lo componevano I Oh ! l'onore può stare in ttsflOpofe titi, accoppiarsi a tutte le opinioni: là dove non è onore, nulk di buono, di generoso può essere mai. Ho veduto scritti, proclami, notificazioni da raccapricciare per la sfrontatezza, per la vergogna. Oh ! siamo bugiardi, vili e fanfaroni, come ci chiamano i fraucesi. Non più; con più ealma le narrerò le cose : ora mi riuscirebbe impossibile il farlo .1 Passata infatti la prima immediata impressione degli avvenimenti ed orientatasi nel nuovo stato di cose, che si era venuto facendo in Livorno la Palli Bartolommei il 2 settembre esponeva al Ricasoli le cause che avevano dato luogo ai moti di quegli ultimi giorni, non risparmiandone la rampogna agli uomini che li avevano suscitati e non celando gli eccessi che erano stati commessi : U Padre Gavazzi scriveva la nobile signora è sceso a terra malgrado gli ordini del Governo ed ha parlato in piazza contro il Governo. Era cosa nell'ordine, che al Governo questa sorpresa non piacesse : lo ha ingoiata in silenzio : non ostante Livorno imbestialisce. Gridano lesa la costituzione dai poteri straordinari, concessi a chi imprende a tornarla in quiete, e ciò perchè temono siano adoperati contro la tranquillila, gli averi, la vita dei cittadini : intanto al Fachi fu minacciata la vita, molti altri onesti uomini fischiati ed insultati fuggono abbandonando case ed averi : in fortezza furono depredate armi da' privati: al forno (parola illeggibile) fu rubato il pane : tre o quattro persone rimasero ferite dagli spari fatti per le vie e dalle finestre. Questi soprusi non furono opera del Governo : dunque basta, non siano lese dal Governo le proprietà e le vite: non importa se il cosiddetto popolo le manomette: a lui tutti i poteri, guai a chi si lamenta: è anzi generosità, sublime virtù, se non ruba, se non saccheggia !" A questa
conclusione portano le diatribe dei giornali e le opere che io'veggo!
V
1 Archivio Ricasoli - Brolio.
2 Per quanto oppressa dall'inoubo della guerra civile che le impediva- di avere una serena visione dèlie cose la Palli molto argutamente satireggiava gli oratori e gli scrittori di parte repubblicana che sostenevano la rivoluzione. Cfr. GUERRAZZI, Apologia della sua vita politica, Firenze, Le Mounier, 1851, 82 - Appendice di Documenti, op; oli, l?'*teg. passim. - HQHT AsmtrEt Memorie, op. cit., 304 - FONA, 1 moti politici, op. cit,, 53 se kg E come la Palli si esprimeva il Lampione il 28 agosto 1848, TU 39 usando non la satira sola contro i Caini che per triviali ambizioni rovinaron la Patria, attirandosi addosso le ire del Corriere Livornese, Cfr. G. SFORZA, / giornali fiorentini degli anni 1847-48, in Bisorg. ItaL I, 1908, fase. 4, pag. 668 - Corriere Livornese, 167,29 agosto 1848,170, 24 settembre 1848 -171, 2 settembre 1848 - 173, 5 settembre 1848.