Rassegna storica del Risorgimento

BIBLIOGRAFIA ; SPAGNA ; STORIOGRAFIA
anno <1962>   pagina <641>
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// Risorgimento negli scrittori spagnoli 641
occorreva soprattutto conoscere i sentimenti del popolo italiano, e ciò si poteva fare sólo vivendo e simpatizzando con Italiani d'ogni ceto, come appunto fece Alarcón. Quanto all'indipendenza politica, il punto di vista e le simpatie di Escalautc non sono meno chiaramente individuabili di quelle di Alarcón. Egli è legato al vecchio mondo della Restaurazione, che non riesce a comprendere le nuove esigenze, e quindi si lascia sorprendere dagli avvenimenti.
Il suo libro è formato di parti risalenti all'epoca del viaggio, cioè al 1860, e di altre posteriori, forse precedenti immediatamente la pubblicazione, avvenuta nel 1864; è quindi composito come le memorie di Balaguer ed anche più del libro di Alarcón.
Tra le due parti si nota ima certa differenza di valutazione politica. Mentre nell'autunno del 1860 riferisce i presagi color nero degli hombres experimentados y profundos , cioè dei rappresentanti degli ambienti tradizionalisti di Torino, nei quali visse abbastanza a lungo; nel 1864 sembra adattarsi alle circostanze. Non era del tutto alieno dal simpatizzare coll'espansionismo sabaudo contro l'Austria; e l'episodio di Aspromonte l'aveva rassicurato cicca il sopravvivere dello spirito dinastico piemontese e l'improbabilità della fusione degli aventn-reros di Garibaldi con i disciplinados hatallones piemontesi. Ma sostanzial­mente resta un uomo della Restaurazione. Esalta la nobiltà savoiarda, che gucrrera corno sus reyes, pronta siempre al llamamiento de cstos, los de fendi a en el riesgo y moria a sus pìes, contenta y silenciosa, sin preguntar jamàs la razón de la balalia . Evidentemente, per lui il non chiedere la ragione della battaglia è una grande virtù civile; per lui il popolo, i vassalli , non hanno altra funzione civile che di obbedire al re, messo sul trono dalla Provvidenza. La stessa aristocrazia, cui è sentimentalmente legato, deve obbedire senza discu­tere. Nella sua immaginazione una repubblica, ancorché aristocratica, non può essere se non preda d'una eterna turbolenza e di una nera tirannia: riconosce che a Venezia fiorirono le arti della pace; ma en medio de sus ermtinuas turbo-lencias interiores . A Venezia, prima degli Austriaci, imperava la tirania repuhlicana . Il popolo che vagheggia Escalante è una masa de gente, sano corazón de las naciones, de inteligencia inculta, de rudas maneras, pero que quizà por su intima e inmediata relaeión con la madre tlerra, por su literal sujeción a la ley divina: " Comeras el pan del sudor de tu rostro ", posee eiertas virtudes primitivas, que otra vida y otros usos encrvan y vician : de esa masa generosa salen el labrador pacifico, el artesano sufrido y laborioso,el soldato robusto y discipliuado Invece, osserva Escalante, il popolo di Firenze non è così: a Firenze non c'è popolo, ma gente cortes, aguda y falsa, la cui parlata è elegante ed uguale a quella delle classi colte.
Costa un certo esercizio di pazienza il ricostruire una visione della vita politica e sociale così lontana dalla nostra, e produce una certa irritazione; ma tale esercizio mi pare straordinariamente utile per comprendere le forze più ottuse che si opposero al Risorgimento. In sostanza, quello di Escalante era il mondo di Ferdinando II e di Francesco Giuseppe: un mondo cui risultava mo­struoso ed incomprensibile tutto ciò che costituisce il fondamento della civiltà d'oggi. Ma il libro di Escalante ha un cospicuo interesse anche in un altro senso* Egli è in buona fede; e, pur non dimostrando la capacità d'osservazione di Alarcón, registra gli stati d'animo delle popolazioni italiane e le condizioni obiet­tive della loro vita; e poiché questi stati d'animo sono ostili ai governi verso x quali va la sua simpatia e le condizioni obiettive costituiscono un'accusa a questi