Rassegna storica del Risorgimento
ROMA ; MUSEI ; GIOVAGNOLI RAFFAELO
anno
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1962
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pagina
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658
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
I FONDI ARCHIVISTICI B DEL MUSEO CENTRALE DEL RISORGIMENTO
XXVI. - LE CARTE DI RAFFAELLO GIOVAGNOLI
Singolare destino quello di Raffaello Giovagnoli! La sua fama, affidata a migliaia di pagine stampale, riposa ora soltanto su commemorazioni di amici,1J su pesanti giudizi di storici, *) su significativi silenzi o brevi accenni di critici letterari.3' Soldato nella giovinezza, consigliere comunale e provinciale, deputato, il Giovagnoli ha seguito una carriera politica alla quale era degna cornice l'azione
i) ERSILIO MICHEL, R. G., in Rassegna storica del Risorgimento, a. II (1915), n. 6. PAOLO BOSELLI, R. G. Commemorazione detta nell'adunanza dell'il dicembre 1915 del Comitato Nazionale per la storia del Risorgimento, Roma, Tip. dèlia Camera dei Deputati, 1913. CLLMO QUARANTA, R. G., in Bollettino della Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano, a. V (1916), n. 1. NEW, R. G in Nuova Antologia, 16 agosto 1915. Onoranze rese alla memoria di R. G. a Monterotondo il 22 aprile 1934, Roma, Tip. Leonardo da Vinci, 1934. A. DE GUBERNATIS, Dictionnaire International des Ecrivains dujour, Firenze, 1891, parte II, p. 1060.
2) ERNESTO MASI, La storia del Risorgimento nei libri. Bibliografia ragionata, Bologna, Zanichelli, 1911, nel considerare i volumi su Ciceruacchio e su Pellegrino Rossi, dopo aver espósto la tesi del Giovagnoli, secondo la quale i Romani parteciparono attivamente alla loro rivoluzione e pur riconoscendo che l'A. aveva fatto tesoro d'un materiale storico amplissimo , lo critica perchè aveva dichiarato di voler essere non solo imparziale, ma obbiettivo e determinista . Il Masi conclude: Ha poi un altro concetto critico un pò* singolare, quello di contare, più che di pesare, le testimonianze e l'autorità degli storici, che l'hanno preceduto. Dopo un fatto o il giudizio d'un fatto, il G. dirà talvolta, a mo* d'esempio: t questi trenta scrittori stanno pel si, questi quindici pel no. Dunque stiamo pel si (pp. 122124), Questo giudizio è sostanzialmente ripreso da ALBERTO M GHISAL-BERTI. Introduzione alla storia del Risorgimento, Roma, Cremonese, 1942, il quale parla di generalizzazioni letterariamente superficiali del G. (p. 15) oppure, riferendosi al volume per l Storia politica d'Italia del Vallardi, parla del G. come di letterato e romanziere e ai suoi giovani anni valoroso garibaldino, che troppo spesso si rivela partigiano, sia pure in buona fede, e non sorretto da vigile senso storico (pp. 197-198). Anche nella voce delia Enciclopedia italiana (1933), il Ghisalbcrti riassume il suo giudizio sulle opere storiografiche, definendole di larga informazione e riccamente documentate, ma viziate da un rigido determinismo, da preconcetti politici e da una singolare valutazione quantitativa delle prove e delle testimonianze storiche .
*' GHIRO MAZZONI nel suo L'Ottocento (Milano, 1934), non lo ricorda. LUIGI RUSSO, in / narratori, Roma, 1923, p. 48, Io considera ce scrittore piuttosto accademico e togato; e i suoi romanzi -- dice risentono delle abitudini mentali del ricercatore e dello studioso professionale . FRANCESCO FLORA, Storia della Letteratura italiana, Minuto. 1940, voi. V vi accenna appena a p. 444, ricordando ohe Spartaco ha ancora oggi qualche fortuna nella... Unione sovietica e che il Mondo antico prelude al Quo Vadis dello Sienkievicz.