Rassegna storica del Risorgimento

ROMA ; MUSEI ; GIOVAGNOLI RAFFAELO
anno <1962>   pagina <663>
immagine non disponibile

I fondi archivistici del Museo centrale del Risorgimento 663
affidato ora ad un solo professore, sarebbe molto più. opportuno e razionale dividere la storia moderna da quella del medio-evo. In questa guisa il professore di storia moderna avrebbe modo, volendo, di fermarsi più lungamente sulla storia del Risorgimento nazionale. Ma affidare invece ad uno speciale professore questo insegnamento che sarebbe ben presto domandato in tutte le altre Università, lasciando ad un altro il medio-evo, tutta la storia moderna dell'Europa, è parso al Consiglio che sarebbe una divisione troppo sproporzionata, troppo poco razio­nale. E queste considerazioni vengono rafforzate dall'altra che la storia del nostro Risorgimento è quella appunto che presenta nell'insegnamento minori difficoltà didattiche non essendovi documenti di ardua interpretazione palco-grafica o diplomatica, né leggi o istituzioni ignote o almeno assai oscure come nel medioevo. Per queste considerazioni il Consiglio Superiore ha espresso l'av­viso che non debba accogliersi la proposta fatta da codesta Facoltà di Filosofia e Lettere per la istituzione di un insegnamento speciale della storia del Risor­gimento italiano da affidarsi per incarico al prof. Giovagnoli, che ne fece domanda ,
La Facoltà non disarma, anche se il 12 giugno 1896 è costretta a prendere atto della risposta negativa alla domanda del prof. Giovagnoli, dolente che per ora non si sia potuto provvedere all'insegnamento della storia del Risorgi­mento nazionale . Giovagnoli, dal canto suo, lascia passare quattro anni e poi ripresenta domanda di incarico. Nella seduta di Facoltà del 25 ottobre 1900 Labriola e Ceci vorrebbero appoggiarla senz'altro, confermando l'antico voto, ma, avendo De Ruggiero, Dalla Vedova e Beloch fatto notare che non era pre­sente il titolare di storia moderna, viene rinviata ogni deliberazione al 10 novem­bre. Monticolo. questa volta presente, dichiara di essere favorevole alla dimanda del Giovagnoli, sia per il recente sviluppo degli studi sulla più recente storia nostra, sia per ragioni di alta convenienza politica per le peculiari condizioni della nostra Università . Il verbale riferisce, quindi, gli altri interventi. Il prof. Labanca rileva i pregi delle più recenti pubblicazioni del Giovagnoli e il prof. Monaci é lieto di dire ai colleghi che avendo assistito nella qualità di Regio Commissario agli esami di diploma nell'Istituto Superiore di magistero femminile, constatò nelle dissertazioni presentate dalle allieve del Giovagnoli eccellenza di metodo, vastità di ricerche archivistiche e importanza di risultati . Il voto finale è, naturalmente, favorevole. Unica eccezione, l'opposizione del Beloch, non per la disciplina, ma per la persona .
11 Consiglio Superiore non si lascia commuovere dal rinnovato voto della Facoltà. Arriviamo, cosi, al 1902, quando non è più Giovagnoli, ma Michele Rosi (allora egli teneva un corso libero di storia moderna) a presentare la sua domanda, sulla quale la Facoltà discute il 17 giugno. Parlano in vario senso i proff. Monticolo, Labriola, Ceci e De Ruggiero. Il prof. Monticolo rileva che la Facoltà propose già più volte per quella cattedra il prof. Raffaello Giovagnoli e che, di recente, nella seduta del 10 novembre 1900 rinnovò il voto in modo esplicito e con un giudizio in merito e presenta la seguente proposta: " La Facoltà prima di esaminare in merito la domanda del prof. Rosi, richiama e rinnova il suo voto del 10 novembre 1900 per il conferimento della Cattedra di storia del Risorgimento nazionale italiano al prof. Raffaello Giovagnoli". La Facoltà approva la proposta del prof. Monticolo . Dopo uà nuovo voto in data 23 otto­bre, dobbiamo ritenere che il Consiglio Superiore abbia capitolato. Il 17 febbraio 1903 il Rettore comunica, infatti, al Giovagnoli clic il Ministro della Pubblica