Rassegna storica del Risorgimento

ROMA ; MUSEI ; GIOVAGNOLI RAFFAELO
anno <1962>   pagina <680>
immagine non disponibile

680
Libri periodici
nato servendosi noi degli argomenti smaccati dell'agiografia, ma di quelli sereni dell'ana­lisi storica.
Per realizzare l'altn suo proposito, quello, cioè, di mettere la figura di Michele Morelli al eentro del moto del *20, l'autore allarga ti proprio orizzonte alla descrizione di questo evento, dalle origini più remote sino all'epilogo del cosiddetto otti rnes tre costi­tuzionale . l'aspetto meno valido del lavoro: nel cercare, infatti, di sintetizzare tutto ciò ed è molto che su questo argomento è stato detto, l'autore cade, a volte, nella superficialità. Ad esempio quando cerca in un capitoletto di appena dodici pagine di con­densare praticamente tutta la questione meridionale. Ottime, invece, le pagine dedicate alla vita ed agli ideali del Morèlli e all'ambiente sociale ove questi visse.
Infine è da rilevare ohe l'autore non ha approfondito alcuni aspetti essenziali del moto napoletano, che rimangono ancora problematici: ad esempio la valutazione della funzione avuta dall'ala intransigente della Carboneria napoletana, di quell'ala, cioè, che si oppone alla sostituzione della Costituzione di Spagna con una carta più mode­rata poiché vede in essa la garanzia di un corso progressista della rivoluzione e rende vani i tentativi di mediazione francese volti ad impedire l'intervento austriaco.
S. MASSIMO GANCI
CAVOUR, Scritti di economia (1835-1850). L'Europa delle riforme e l'Italia del Risorgimento, a cura di FRANCESCO SIRUGO (Testi e documenti di storia moderna e contemporanea, 5); Milano, Feltrinelli, 1962, in 8, pp. XCIII-546, L. 5000.
Prendendo in mano questo volume, e la lunga prefazione che lo accompagna, il recensore si sente portato ad allargare in molte direzioni i suoi rilievi. Tuttavia, poiché si tratta innanzi tutto di un'edizione di Cavour, bisognerà incominciare col dire qualche parola sui criteri e il valore dell'edizione medesima.
Lo stacco, nella cura filologica come nella completezza, rispetto a precedenti raccolte del Gentile, del Chiala, dello Zanichelli, è palese. Il curatore ha voluto rifarsi, ogni volta che ve ne fosse la possibilità, al testo originale, ha ripreso in considerazione (come spiega nella Nota a pp. XCII-XCIII ) i punti di interpretazione dubbia o discordante, ha reperito materiale giornalistico disperso e praticamente nuovo, attribuendo al conte di Cavour, sulla base di accurati accertamenti, alcuni scritti anonimi del Risorgimento : l'unica fonte a cui il Sbrugo ha dovuto rinunciare è stato l'archivio di Santena, per il quale, come si sa, gli studiosi possono soltanto confidare nella prosecuzione dell'opera dell'apposita Commissione nazionale. La raccolta si presenta in tal modo eccezionalmente completa, articolandosi in due sezioni: l'una comprendente una ventina di studi ed articoli del giovane Cavour sull'economia del Piemonte e delle grandi nazioni d'Europa, la seconda un gran numero di articoli, dalla dimensione giornalistica ma dall'impegno spesso notevole, comparsi fra il 1847 e il 18S0 sul Risorgimento . Altri sei articoli, la cui attribuzione rimane incerta, vengono poi acclusi in appendice.
Alcuni dei brani che qui si possono leggere sono notissimi, specialmente quelli che servono ad ogni biografo di Cavour per ricostruire la visione politica di lui nei mesi cruciati della evoluzione costituzionale del Piemonte. Di notevole utilità è inoltre il trovare qui riuniti alcuni saggi di maggiore respiro intorno ai problemi economici che più richiamavano l'attenzione del futuro statista, da quello relativo alla tassa sui poveri in Inghilterra a quello sull'Irlanda e a quelli sull'agricoltura e su Ile ferrovie in Italia. Ma al curatore va riconosciuto in particolare nn merito, che si va facendo abbastanza raro in tempi in cui' sollecitazioni del mercato librario, aspirazioni accademiche, tentazioni alla divulgazione, inducono tanto spesso a scegliere, soprattutto nelle raccolte antologiche, hi facile strada delle ristampe sciatte e non accompagnate dal dovuto corredo critico: il merito, vogliamo dire, della probità filologica propria alle pubblicazioni di testi che va conducendo l'Istituto Feltrinelli congiunta a continui pazienti riferimenti alla bibliografia ed a rinvìi a cose e polemiche del tempo, che finiscono per faro di ogni brano quasi un capitolo in sé compiuto.