Rassegna storica del Risorgimento
ROMA ; MUSEI ; GIOVAGNOLI RAFFAELO
anno
<
1962
>
pagina
<
723
>
Vita dell'Istituto
723
otto gli auspici del nostro Comitato, ed hanno avuto ospitalità nella citata rivista. Nella medesima hanno visto la luce gli ultimi capitoli della biografia di L. C. Farini compilata dal Commissario Straordinario: biografia che col titolo Luigi Carlo Farini nel Risorgimento Italiano e con la prefazione di Gaetano Martino, è uscita in volume di oltre 500 pagine nei primi giorni del 1962.
Segnaliamo anche che, in continuazione della serie di conferenze risorgimentali tenute negli anni 1959-1961 nei vari centri della provincia da Soci del nostro Comitato e per interessamento del Comitato stesso, il Commissario ha rievocato in Faenza e precisamente nella Sala Consigliare 'di Palazzo Manfredi, straordinariamente gremita di pubblico il 29 giugno 1962 il garibaldino di Bezzecca Napoleone Alberghi.
In fine ricordiamo che a cura della Società Torricelliaua di Faenza (di cui il Commissario è Presidente) e quindi in accordo col Comitato, è stata illustrata in un Convegno durato due giorni (30 giugno-I0 luglio 1962) la figura e l'opera del poeta e patriota faentino Dionigi Strocchi. Il patriota è stato particolare argomento delle comunicazioni fatte dal prof. Augusto Torre del nostro Comitato e da Antonio Mambelli del Comitato di Forlì. Nella occasione è stata allestita dalla dott. Giovanna Zama una Mostra di cimeli e documenti strocchiani, fra i quali figuravano stampe e manoscritti del periodo napoleonico e mnrattiano.
Il Comitato di Ravenna mentre si propone di tener vivo quel fervore che è stato suscitato nel triennio delle celebrazioni, si adopererà ora per una migliore organizzazione interna che favorisca più. frequenti contatti coi soci sparsi nei piccoli centri della provincia.
SALERNO, li Comitato ha preso parte a tutte le manifestazioni patriottiche e colturali avvenute in Salerno e provincia Ha svolto il corso annuale di conferenze sul Risorgimento, che saranno continuate in questo scoccio di anno e tenute lezioni agli Istituti di cultura del capoluogo e della provincia. Invitato, anche quest'anno, dal Comando di Legione dei Carabinieri, il Presidente ha tenuto due conferenze agli Ufficiali dell'Arma, appartenenti ai Gruppi di Avellino, Salerno, Potenza e Matera, riuniti al Comando di Legione. Le conferenze sono state stampate ed inviate al Comando Generale, che ha espresso sensi di riconoscenza al conferenziere, al quale è stata offerta una medaglia d'oro ricordo. Dette conferenze avranno luogo anche nel prossimo anno, mentre sono in corso contatti con Istituti di Cultura di nuova creazione.
TORINO. - Dopo il Congresso di Torino il Comitato ha tentato di sollecitare il ripristino del Museo Nazionale del Risorgimento, per ora senza successo causa l'atteggiamento di Italia '6*1. Considerata l'importanza dell'iniziativa delle monografie di storia economicosociale (le prime otto distribuite in occasione del Congresso hanno avuto una eco molto favorevole in riviste scientifiche straniere), sono in cantiere, pur con i limitati, mezzi a disposizione, altre due monografie, una dedicata alla storia del movimento operaio torinese, l'altra all'agricoltura, all'industria e al commercio piemontese nel secolo XVIII. Altre monografie sono allo studio.
TRIESTE. - L'attività della sezione di Trieste e Gorizia dell'Istituto ha dovuto di necessità segnare il passo nel periodo che intercorre dal Congresso di Torino al maggio dell'anno corrente, perchè lo sezione di Trieste si è trovata dal marzo 1961 in crisi direzionale, in seguito alle dimissioni dell'alloro Presidente prof. Giovanni Tabacco. Vi à stata gestione commissariale (prof. Fabio Suadi) fino al 31 aprile 1962, data in cui si è proceduto alla nomina di un nuovo Consiglio direttivo presieduto dal prof. S. F. Romano. L'inerzia è stata aggravata dal fatto che lo stesso commissario prof. Suadi è stato trasferito da Trieste a Varese a partire dall'ottobre 1961. Il prof. Romano, pertanto, ha dovuto preoccuparsi, fin dal momento del suo insediamento della impostazione ex novo dell'attività della sezione triestina e goriziana dell'Istituto. Nella seduta del Consiglio direttiva tenutasi il 19 giugno 1962 egli ha delineato il piano di lavoro che si articola noi seguenti punti: