Rassegna storica del Risorgimento

ROMA ; MUSEI ; GIOVAGNOLI RAFFAELO
anno <1962>   pagina <726>
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Vita dell'Istituto
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TRAPANI. - Dal 26 al 28 ottobre u. s. si è tenuto in Marsala il 2 Convegno sici­liano di storia dei Risorgimento organizzato dal Comitato trapanese del nostro Istituto* Il Convegno ha avuto per tema 1862 - La prima erigi dello Stato Unitario con la intenzione di approfondire la conoscenza della genesi della crisi che portò il paese al dram­ma di Aspromonte, e si è ricollegato, a due anni di distanza, al 1 Convegno siciliano tenu­tosi in Trapani nell'aprile del 1960 sul tema La Sicilia dal 1849 al 1860 continuandone idealmente il colloquio. Il Convegno è stato inaugurato, con una cerimonia svoltasi nell'Aula magna dell'Istituto tecnico statale e Abele Damiani, la mattina del 26 alla presenza di un numeroso gruppo di autorità, di molto pubblico, e dei gonfaloni della provìncia e delle città di Marsala, Trapani, Mazara del Vallo e Calatanmi. L'on. Paolo D'Antoni, assessore regionale, era presente in rappresentanza del Governo regionale. La manifestazione inaugurale si è iniziata con parole di saluto rivolte ai convegnisti dal presidente del Comitato trapanese cav. uff, prof. Gianni Di Stefano, dal presidente del Consiglio di animilustrazione dcll' Abele Damiani, ing. Francesco Anca-iMartinez, dal sindaco di Marsala, aw. Roberto Gennn, dall'assessore regionale, on. Paolo D'Antoni.
H prof. Gianni Di Stefano, organizzatore del convegno, dopo avere ringraziato il sindaco e la civica amministrazione marsalese, che lo hanno reso possibile, rivolgendosi al presidente dell'Istituto ha fatto una rapida sintesi dell'attività svolta dal Comitato trapanese dal 1955 anno della sua ricostituzione ad oggi. Di questa attività sono testimonianza i numerosi volumi pubblicati in questo periodo dal Comitato stesso, le manifestazioni culturali patrocinate ed organizzate, i due Convegni di Trapani e di Mar­sala, la collaborazione data al Comitato regionale siciliano per le celebrazioni del Cen­tenario dell'Unità d'Italia. Molte di queste iniziative si sono potute effettuare per l'ap­poggio delle anuninistrazioni civiche di Trapani, Mazara del Vallo e Marsala, dell'am­ministrazione provinciale e dello stesso Comitato regionale siciliano per le celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia. D prof. Di Stefano ha concluso le sue parole conse­gnando all'on. D'Antoni, al sindaco, aw. Genna, al prof. Alberto M. Ghisalberti il distin­tivo in oro del Convegno e dando lettura dei telegrammi augurali e di adesione inviati dal Ministro della P. I., on. Gui, dal Ministro dei Trasporti, on. M attardi a, dal Sottosegre­tario di Stato alla P. IM sen. Magri, dal Presidente della Società siciliana di storia patria di Palermo e da numerosi docenti universitari. A conclusione dei discorsi inaugurali, il prof. Ghisalberti ha consegnato al prof. Di Stefano una medaglia d'oro di benemerenza, che l'assemblea dei soci del Comitato trapanese, nella seduta del 23 febbraio scorso, aveva deliberato di offrirgli, indi ha ufficialmente aperto i lavori del Convegno, chiarendo i ter­mini del problema proposto come tema e soffermandosi a dare risalto a luci ed ombre di quel drammatico 1862.
Nel pomeriggio il presidente dell'Istituto, prima che prendessero la parola i rela­tori, accompagnato dal sindaco della città, dal segretario generale dell'Istituto, dal pre­sidente del Comitato di Trapani, ha deposto una corona di alloro alla stele dedicata al­l'impresa dei Mille; in precedenza altre corone erano state deposte al monumento a Gari­baldi, a quello ai cittadini mar salesi vittime del bombardamento aereo dell'I 1 maggio 1943, alla colonna romana che ricorda l'impresa d'Aspromonte, al monumento ad Abele Damiani
I lavori del Convegno si sono svolti in tre sessioni in un succedersi abbastanza nu­trito di comunicazioni. Nella prima sessione, svoltasi sotto la presidenza del prof. Ghi­salberti (segretario il prof. Filippo Cimino), ha parlato per pruno il prof. Catalano del­l'Università di Milano sul tema Lo sfondo interno ed internazionale dell'impresa di Aspro­monte. Egli ha inquadrato l'impresti nella realtà politica ed economica del momento, cogliendo i nessi esistenti, nel Nord, tra il nascente capitalismo italiano o gli uomini della Sinistra; rilevando nel Sud, nello stesso periodo, una sorta di atonia economica, che non viene scossa nemmeno dalla vendita dei beni ecclesiastici, ohe per altro provoca non poche apprensioni in alcuni ambienti. L'A, conferma il fallimento della politica del Rattazzi,