Rassegna storica del Risorgimento
ROMA ; MUSEI ; GIOVAGNOLI RAFFAELO
anno
<
1962
>
pagina
<
728
>
728
Vita dell'Istituto
Nella successiva comunicazione (Da Firenze ad Aspromonte) il prof. Renato Composto indica nel congresso delle Società operaie* tenutosi in Firenze nel settembre del 1861, una logica premessa di Aspromonte* che in sostanza è da valutarsi come tentativo deciso della parte democratica di riprendere l'iniziativa nella vita politica nazionale In seno allo stesso movimento democratico Àpromontc segna il momento di una crisi le cui rì-percnssioni non mancheranno di farsi sentire nel periodo successivo.
Spirito pubblico e corrente di opinione in Erico nel primo biennio dell'Unità è il titolo della comunicazione del prof. Vincenzo Adragna, che conclude la seconda sessione del Convegno. In essa viene indagata la vita pubblica nel piccolo centro del Trapanese ed identificata in essa una sorta d'involuzione dovuta alla lenta infiltrazione di borbonici e clericali nell'amministrazione locale a danno dell'ala democratica dello schieramento politico, che ne viene, invece, estromessa.
Anche nel corso di questa sessione si sono avuti numerosi interventi e la prof. Morelli, che ne ha regolato i lavori, ha validamente puntualizzato i momenti più felici delle diverse comunicazioni, mettendo sinteticamente in luce il contributo da ognuna portato alla migliore conoscenza della prima crisi dello Stato unitario.
Nel pomeriggio, terza sessione del Convegno, sotto la presidenza del prof. Ghisal-berti (segretario il prof. Romualdo Giuffrida), che inizia i lavori dando la parola al prof. Salvatore Massimo Ganci, dell'Università di Palermo, che riferisce su Aspromonte nelle pagaie del principe di Lampedusa! analizzando le reazioni della aristocrazia siciliana ai problemi posti dall'Unità italiana. Del dott. Enzo Sciacca, segretario del Comitato catane se dell'Istituto, è la comunicazione che segue (Garibaldi a Catania nel 1862), in cui si colgono i riflessi nella pubblica opinione catanese della impresa garibaldina. L'eco dell'impresa di Aspromonte in un piccolo centro dell'Isola e il contributo diretto o indiretto dato ad essa da elementi del luogo affiora nell'ultima comunicazione dovuta alTaw. Ugo Collotti Guerrieri (22 1862 a Castelbuono). A conclusione della sessione, il prof. Ghisalberti ha riassunto il contributo portato dai singoli oratori all'approfondimento del tema proposto dal Convegno e tracciato un bilancio delle due giornate di lavori congressuali, sottolineandone l'interesse notevole e concludendo con l'augurio che una sollecita pubblicazione degli Atti del Convegno valga a divulgare il contributo da esso dato alla storiografia risorgimentale.
Alcune comunicazioni, che per la ristrettezza del tempo o per indisponibilità degli autori non sono state presentate al Convegno, troveranno posto negli Atti; di esse per compiutezza di cronaca indichiamo i titoli: Domenico Novacco, I problemi finanziari dello Stato italiano nel 1862 nelle valutazioni di Q. Sella e di M. Minghetti; Tommaso Pedio, Le condizioni della Basilicata dopo l'Unità e l'atteggiamento dei radicali lucani di fronte alla posizione assunta dal Comitato di provvedimento a Garibaldi; Salvatore Cognata, Origine e contrasti dei partiti a Salemi tra la prima e la seconda spedizione garibaldina]; Calvino Bruno, L'atteggiamento degli ordini religiosi e del clero in Basilicata dal 1861 al 1866; Salvatore Costanza, a Aspromonte nel giudizio del Cammareri Scorti; Gianni Di Stefano, I fatti di Aspromonte nelle discussioni parlamentari; Giacomo GinstulisL La partecipazione dei Marsalesi all'impresa di Aspromonte.
La cronaca del Convegno sarebbe, per altro, ancora incompleta se non ricordassimo alcune piacevoli parentesi al lavori. Ricordiamo, pertanto, la bella cerimonia organizzata dal Lions Club di Marsala la sera del 26 per la consegna della bandiera al Sindaco della Città, seguita da un pranzo offerto ai Convegnisti dall'amministrazione civica mar-salese; la visita agli stabilimenti dell'antica casa vinicola Florio, effettuata il pomeriggio del 27 e nel corso della quale fu dato ai partecipanti di gustare del Marsala stravecchio riserva 1860; fi pranzo offerto la sera del 27 dall'amministrazione della provincia di Tra pani. Ricordiamo* infine, la gita a Mothia, organizzata per la mattinata del 28 dall'amministrazione civica marsalese, che, per quanto interrotta da una violenta pioggia, ha pur consentito ai convegnisti di ammirare i resti archeologici e le bellezze naturali della splendida isoletta, GIUSEPPE SCICHILONE