Rassegna storica del Risorgimento

ROMA ; MUSEI ; GIOVAGNOLI RAFFAELO
anno <1962>   pagina <729>
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Vita dell'Istituto
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TRENTO. - Diamo la relazione presentata il 14 aprile 1962 all'Assemblea dei soci, dal presidente del Comitato, prof. Umberto Corsini.
Debbo iniziare col giustificate dinanzi a Voi il ritardo, rispetto ai termini statutari - largamente superato con cui si tiene questa Assemblea. Non credo di avere su questo molto da dire, se non richiamare la obiettiva vostra considerazione sul numero dei nostri iscritti e sulla qualità degli stessi. Rispetto a 52 iscritti degli ultimi anni e non tutti aventi rinnovato Inscrizione regolarmente le persone fisiche alle quali poter fare ap­pello per una più intensa e diretta attività sono 15, alcune delle quali residenti fuori città. Debbo perciò rivolgere un vivo ringraziamento a tutti quanti hanno dato la loro colla­borazione fattiva, proprio perchè sulla stessa è stato possibile fondare il lavoro svolto dal Comitato trentino che, come vedremo, nonostante le difficoltà sopra accennate, può esser giudicato sufficiente a tener viva l'istituzione corrispondendo agli scopi della stesa. È noto infatti che lo scopo essenziale del Comitato è quello di promuovere studi e ricerche sul Risorgimento sul piano scientifico e che solo marginalmente vanno considerate mani­festazioni esterne, come celebrazioni e rievocazioni, le quali pure hanno indubbiamente il loro valido significato. Ma il mio ringrazi auvmto va innanzi tutto ai membri del Con­siglio direttivo, e specialmente a quelli piò. fedeli e costanti. Uno di essi, non posso tra­lasciare di ricordare particolarmente, ed è la signorina Bice Rizzi, Direttrice del Museo di storia del Risorgimento, che oltre a svolgere le mansioni di Segretaria del Comitato con diligenza e cura, si è accollata la non lieve fatica di spronarmi e sollecitarmi ad una maggiore attività, il che non sempre mi è stato possibile, cosa di cui sinceramente mi di­spiaccio. I tentativi, piò volte fatti,, di riunire un'Assemblea per rinnovare le cariche direttive, non sono riusciti, proprio per le difficoltò sopraddette. Ricordo che già l'anno scorso si era deliberato di affidare ad un gruppo di tre soci la convocazione dell'Assemblea e, per motivi vari, la cosa non in possibile.
Credo di dover sottolineare, tuttavia, che la nostra istituzione vive, piò che di forma­lità, di lavoro effettivo anche dei singoli; e ritengo perciò che non sia cosa enormemente grave se a volte la vita interna del Comitato non è stata densa di riunioni, di convocazioni, di sedute del Consiglio Direttivo e via dicendo. Va ancora premesso che la vita della no­stra istituzione come di quelle similari, dipende in massima parte dai mezzi finanziari che esse possono avere a disposizione.
I singoli studiosi danno già la loro opera disinteressata nelle ricerche e nelle predi­sposizioni dei testi da pubblicarsi. La stampa di quaderni e di volumi è oggi, come è noto a tutti, particolarmente gravosa sul piano finanziario, per cui anche 1 entusiamo e la pas­sione degli storici trova limiti invalicabili correlativamente ai mezzi finanziari disponi­bili. Massima cura della Presidenza è stata quella perciò di reperire le somme necessarie per la pubblicazione di studi di nostri soci, per l'attività ordinaria del Comitato Trentino e per poter preventivare su basi sicure l'attività futura.
Debbo date atto qui che gli Enti pubblici, invitati a sovvenire il Comitato trentino per questa sua silenziosa attività, non sono stati sordi. La Provincia di Trento, il Comune di Tronto, hanno risposto quando sono stati richiesti di un loro intervento e, come dirò successivamente, si Bono anche impegnati per quel ohe può essere considerato il lavoro principale che attende il Comitato Trentino nel prossimo anno: l'organizzazione del 41 Congresso Nazionale dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Anche a questi Enti e a quanti hanno contribuito nel periodo precedente all'ultima Assemblea come ad esempio l'Ente Regione vada un doveroso riconoscimento.
Lavoro compiuto. - Ciascuno di noi ricorda che il Comitato ha organizzato nel 1954 im Convegno interregionale che ha visto il concorso e la presenza di eminenti storici ita­liani e stranieri. GÌ atti di quel Convegno sono stati pubblicati in un volume di circa 400 pagine che è stato diffuso e che e stato richiesto anche da studiosi e Biblioteche lontane. Cosi pure ciascuno di noi ricorda che si è data vita ad una Collana di quaderni, il primo