Rassegna storica del Risorgimento

ROMA ; MUSEI ; GIOVAGNOLI RAFFAELO
anno <1962>   pagina <732>
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Vita dall' Istituto
stessa preoccupazione. Forse, porte della responsabilità di tale stato di cose, è nostra. Non abbiamo aiutato sufficientemente i giovani nel passato, non li abbiamo incoraggiati, non li abbiamo sovvenuti con i necessari mezzi finanziari. Fu per questo che a suo tempo ho presentato in Consiglio provinciale la proposta di devolvere uno stanziamento parti­colarmente riservato ad aiutare il movimento della ricerca storica. Debbo felicitarmi che quella proposta non sia caduta nel nulla e che, accolta dal Consiglio provinciale, abbia poi portata ad una maggiore disponibilità di mezzi forniti dalla Provincia alle varie isti­tuzioni.
Un. fattore di rilievo per movimentare il settore degli studi storici nella nostra Re­gione potrà essere portato dalla possibile organizzazione in Trento del 41 Congresso Na­zionale dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Mentre era in corso la seduta della Consulta nazionale dell'Istituto a Torino, nell'ottobre scorso, accadde che con­temporaneamente hi proposta di tenere in Trento il 41 Congresso fosse fatta dalla signorina Bice Rizzi, presente ai lavori della Consulta, e telegraficamente da me. È anche questo, credo, un esempio di quella concordia discors o discordia concors che esiste tra chi vi parla e la signorina Bice Rizzi, e che si rivela al momento opportuno con ini­ziative uguali od analoghe, anche se i contatti non sono sempre stati, come dicevo sopra, frequenti o continuativi, e ciò eerto non per negligenza della nostra valente segretaria. Un lungo scambio di corrispondenza tra chi vi parla e la signorina Bice Rizzi da una parte e la Presidenza dell'Istituto dall'altra, ha reso possibile accertare che non dovrebbero esistere difficoltà da parte dell'Istituto a scegliere Trento come sede del prossimo Con­gresso nazionale da tenersi nel settembre-ottobre del 1963.
Il tema, indicato così per sommi capi, riguarderebbe la la Guerra mondiale. Inu­tile dinnanzi alla Vostra sensibilità soffermarsi a rilevare l'importanza morale e nazionale, oltre che scientifica, che la trattazione di questo tema avrà in una sede come quella di Trento. E affrontiamo subito, come si deve fare per ogni iniziativa, il problema del fi­nanziamento. Dirò che l'Istituto, attraverso la sua Presidenza centrale, ha fatto regolare domanda alla Giunta Regionale per poter essere ammesso a fruire di contributi sulla nota legge 18, concernente manifestazioni aventi interesse turistico. In sede di Consiglio pro­vinciale, dove per iniziativa della Giunta il tema della cultura è venuto ad assumere un posto di primo piano, ho esplicitamente parlato di questa possibilità che ha Trento di essere sede di un Congresso storico cui parteciperanno, come di consueto, circa 400 per­sone, ed ho pubblicamente e formalmente chiesto che la Provìncia preveda un intervento deciso, al fine di rendere realizzabile la cosa. La risposta del Signor Presidènte della Giunta provinciale, nella seduta del giorno 6 marzo 1962, è stata questa nella sua parte conclu­siva: Diro solo che noi della Giunta ne siamo assolutamente lieti e che, essendone lieti, siamo evidentemente anche disposti ad intervenire entro i limiti delle nostre possibilità. Questo ci fa piacere e assicuriamo senz'altro la nostra collaborazione .
Oltre agli aiuti morali e materiali che ci verranno indubbiamente dalla Regione e dalla Provincia di Trento, potremo contare anche su quello del Comune di Trento e del suo Signor Sindaco. In febbraio à stata tenuta, promossa dalla signorina Bice Rizzi, una prima riunione esplorativa con la presenza del Signor Sindaco, del l'aw. Fario di Mantova membro del Consiglio di Presidenza dell'Istituto, del generale Zamboni, attivo socio del Musco ed egli stesso cultore di studi storici, del vostro Presidente e della vostra Segretaria. Quella riunione ha portato ad accertare la cordiale disponibilità del Comune, il quale si è già impegnato ad un primo concorso finanziario di circa mezzo milione. Stando così le cose mi pare che sarebbe grave negligenza del Comitato trentino lasciarsi sfuggire questa occasione. Sia la Presidenza centrale che gli Enti sopra nominati, hanno dimostrato la loro buona volontà e promesso il loro caloroso appoggio. Spetta a noi orn, una volta che codesta Assemblea avrà approvato la proposta, metterci al lavoro. Tale lavoro non sarà di lieve fatica. Dovremo costituire innanzi tutto un Comitato organizzatore ohe operi autonomamente* seppur affiancandosi al Consiglio direttivo locale del nostro Istituto. Di questo Comitato organizzatore io penso dovranno far parte esperti del settore della ricettività, defl'amministrazionea dell'organizzazione delle manifestazioni di contorno e