Rassegna storica del Risorgimento
1914 ; SAN GIULIANO, ANTONIO PATERN? CASTELLO DI
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1963
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77 marchese di San Giuliano
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domande incompatibili con i principi liberali del nostro diritto pubblico, e ispirate alle tendenze, non ancora morte a Vienna, né a Berlino, cui s ispirava la Santa Alleanza e cui s'ispirano ancora i sostenitori del legittimismo e del diritto divino dei Regnanti. Come si vede da questo passo, San Giuliano non era un puro diplomatico chiuso al sacro retaggio liberale del Risorgimento. E quando, a cose fatte, ebbe notizia del tenore dell'ultimatum austroungarico alla Serbia, disse all'ambasciatore germanico Motow che rÀustriaUngheria non aveva il diritto di fare un passo di tale gravità senza interpellare prima l'Italia (24 luglio). Nei giorni successivi cercò di aprire gli occhi ai Tedeschi e non si stancò mai di ripetere che si precipitava verso una guerra europea. E bene che Jagow (il ministro degli Affari Esteri germanico) sappia scriveva all'ambasciatore Bollati. che la Russia non fa un bluff, ma che se l'Austria-Ungheria esagererà le sue pretese, farà la guerra e l'Inghilterra vi prenderà parte . Il marchese di San Giuliano non mancava d'informare dal suo canto Flotow dichiara continuamente che egli sa che qualora scoppiasse una guerra europea generale, l'Inghilterra vi prenderebbe parte e si schiererebbe a lato della Russia e della Francia . Ma tutto fu inutile. La guerra europea scoppiò ed essendo gli Imperi Centrali gli aggressori e prevedendo la Triplice il casus foederis Bolo nell'eventualità d'una guerra difensiva, l'Italia dichiarò la sua neutralità il 2 agosto 1914,
Ed eccoci al contenuto specifico del volume di cui vogliamo dar notizia. La massima che bisogna parlare a ciascuno il linguaggio adatto per trarlo al proprio punto di vista da pochi ministri degli affari esteri fu applicata con maggiore continuità che dal marchese di San Giuliano. È difficile, quindi, discernere nelle sue istruzioni, nelle sue lettere, nei suoi colloqui quello che era il suo intimo convincimento da quello che scriveva o diceva per persuadere il collaboratore o l'interlocutore. Per fortuna... degli storici durante gli ultimi mesi della sua vita, dal luglio all'ottobre 1914, San Giuliano fu costretto da Fiuggi, la cui aria gli era necessaria per motivi di salute, a intrattenere un nutrito carteggio col presidente del Consiglio Sai andrà e a rivelargli il segreto dei suoi pensieri. Questo prezioso carteggio, che costituisce la chiave del presente volume, è stato pubblicato contemporaneamente dal De Biase nei Quaderni di cultura e storia sociale di Livorno.
All'indomani della dichiarazione ufficiale della neutralità, il 4 agosto, San Giuliano scrisse due lettere a Salandra. Nella prima delineava la tattica da seguire: All'Italia conviene, secondo me, fare il morto per un mesetto, ma solo in apparenza . Nella seconda subordinava francamente la condotta dell'Italia alle vicende della guerra: Non ripeterò mai abbastanza che per ora ci vuole prudenza e riserva finché non si possano fare