Rassegna storica del Risorgimento

1914 ; SAN GIULIANO, ANTONIO PATERN? CASTELLO DI
anno <1963>   pagina <6>
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Walter Maturi
previsioni sull'esito della guerra . Ciò non è eroico aggiungeva il 16 agosto come formula conclusiva ma è saggio e patriottico . Mentre San Giuliano si conduceva personalmente a meraviglia con quell'arte del louvoyer, che fu propria della diplomazia classica, e che egli possedeva, direi quasi, per natura, le intemperanze della stampa italiana gli turba­vano il gioco. Secondo me scriveva a Salandra il 13 agosto non bisogna dimenticare la probabilità che Austria e Germania vincano, e finché questa probabilità esiste, bisogna cercare di migliorare i rapporti con esse. Io non ne dispero affatto. Intanto, fa molto male ed è pericoloso il linguaggio del Corriere della Sera . Ma Salandra replicò alcuni giorni dopo: Tu sai bene, e insieme l'abbiamo sempre ripetuto, che sui nostri maggiori giornali non abbiamo presa .
I fastidi che la stampa italiana gli dava non impedivano a San Giu­liano di farsi interprete eloquente di ciò che in sostanza essa rappresen­tava: Voi non ignorate scriveva il 31 agosto ai principe di Bulow che nel XX secolo nessun governo può impegnare il suo paese in una grande guerra, in cui sia in gioco l'esistenza stessa della Nazione, senza il con­senso dell'opinione pubblica e i nostri alleati fin dal principio hanno me­nato le cose in modo da ferire l'opinione pubblica italiana nei sentimenti, nei principi, negli interessi, ai quali è più. legata. Essa ha sempre visto con diffidenza le ambizioni territoriali dell'Austria nei Balcani e nell'Adria­tico; essa ha sempre avuto simpatia per i deboli minacciati dai forti; essa crede, con una fede profonda, ai principi liberali e al principio di nazio­nalità, essa considera l'indipendenza reale e l'integrità territoriale della Serbia come un elemento d'equilibrio necessario ai suoi interessi. Contro tutto ciò è diretta l'aggressione dell'Austria alla Serbia e da questa aggres­sione è nata la guerra....
Ma San Giuliano si illuse proprio che l'Italia avrebbe potuto ottenere dall'Austria-Ungheria il Trentino in cambio della sua espansione nella Penisola Balcanica? Sembrerebbe di no, secondo alcune considerazioni che egli ebbe a fare ad Arturo Labriola e che Augusto Torre ha riportato in una sua conferenza: <c Bisogna conoscere l'Austria per comprendere che la cessione del Trentino è impossibile. Quella gente non ci cede nemmeno una pietra del proprio territorio senza uso della forza. Se l'Italia desidera compiere la propria unità non può illudersi che giovino le trattative. 0 l'oso della forza militare o la rinuncia ad ogni rivendicazione . *)
i) La. citazione delle parole del San Giuliano, riferite dal Torre, è certamente tratta dall'opera di V. MAOTEGAZZA, Storia della Guerra Mondiale, voi. Il, Milano s. d. (ma stampato, come risulta da Indicazioni tipografiche, nel 1915). /vi, a p. 128 agg., è di­scusso, o per meglio dire difeso, l'atteggiamento del San Giuliano di fronte al conflitto;