Rassegna storica del Risorgimento
LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno
<
1919
>
pagina
<
106
>
106
M. Pasmmonti
È facile intendere, che, con siffatto modo di dire, egli implicita-mente impediva che i suoi colleghi, qualora l'avessero voluto, accogliessero fra di loro il Guerrazzi Ma mai concordia tra uomini di governo orasi ottenuta come fra i membri del gabinetto Capponi nell'opposizione implacabile ed inconciliabile al Guerrazzi. Considerando anch'essi le cose da un unico punto di vista e limitandosi' i più all'esame superficiale della questione, scorgevano nell'agitatore livornese i lati deplorevoli esagerandone l'intensità e non ne volevano riconoscere le indiscutibili capacità politiche e morali: coinvolgendolo con gli autori più noti e più odiati del movimento livornese, come il La Cecilia, anche con quelli dai quali l'autore dell'assedio di Firenze dissentiva per diversità di sentimento e di pensiero, lo consideravano l'uomo più nefasto della Toscana. Si comprende, come non potessero minimamente concepire la possibilità di accoglierlo fra di loro e come cercassero di avversarlo anche quando, cedendo alla forza delle circostanze, avevano dovuto riconoscerlo il solo modera-Épè della città rivoluzionaria.
DI qui la reazione del Guerrazzi che, violento com'era, non risparmiò davvero i membri del Ministero Capponi e mosse loro una guerra fatta in modo tale, da rimanere uno degli esempi più dolorosi di quel che possano le passioni di parte, in uomini dotati di ingegno e di cuore.
E contro il Guerrazzi era anche molta parte del popolo toscano che, uscito dalla guèipi coli'Austria, non voleva saperne di correre il .rischiò di nuovi danni economici con la lotta civile ; erano quasi tutti i liberali ed ì moderati del granducato, i quali, afflitti per le lotte intestine, attribuendone intera la colpa all'agitatore livornese, lo accusavano di volere la rovina della patria per soddisfare le sue private ambizioni e gli interessi della sua fazione. E, come ì partiti estremi toscani sostenevano implicitamente, con la loro agitazione, l'idea mazziniana, e tenendo viva la prima ispiravano novello vigore alla seconda; cosi i patrioti! del granducato, che appartenevano la
esprimesse cosi : Gino Capponi I il suo nome caro all'Italia per gloria avita ed egli stesso, noto per rettitudine e sensi italiani a tutta la Toscana, facevano a tutti bene sperare; ma tino, poteva un Solo fra i molti ohe lo circondavano? D programma dettato da Gino Capponi, il suo discorso alle Camere rafforzavano l'idea preconcetta su quell'uomo, ma gli errori degli altri ministri distrussero l'ideale del Ministero e costoro inviluppando l'isteaao Capponi coi loro ipocriti mantelli il oo sfrissero a dividere con ossi la responsabilità di gravissimi fatti ; wmì-Q- nornm, 178, 12 settembre 1848.