Rassegna storica del Risorgimento
LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
anno
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1919
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pagina
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108
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108 E. PasaamonU
opposizione al Guerrazzi, tanto che, se per un momente l'ebbe, potè con pace della sua coscienza, eliminare completamente ogni possibilità di conciliazione con l'agitatore livornese non calcolando il danno-che faceva a sé ed alla patria.
Nota è la politica del Capponi di fronte ai moti livornesi avve-J noti- dopo il 29 agosto 1848 e dopo il fallimento della missione del Cipriani.1 La raccolta delle forze civiche in Pisa per impedire il congiungimento di Lucca con Livorno e per intervenire in quest'ultima città, qualora le circostanze lo avessero richiesto, non fu tutta opera di saggezza politica, ma fu voluta per necessità logica dallHndirizzo preso dal Gabinetto. H -papponi ce ne ha lasciate dette le ragioni così: Verdea Livorno irremissibilmente perduta e divulgato l'arcano della debolezza nostra, il non avere soldati. Così era la reputazione del Governo caduta giù in fondo ed ogni sua vitalità distrutta ammenoché si manifestasse un grande consenso del paese a riprovare quei fatti. Questo era necessario promuovere, né dirò io che fosse molta efficace partito avere chiamato a Pisa le guardie civiche di tutto lo Stato, ma oso affermare che altro partito non v'era, non si volendo restare inerti .2 Ed in questo modo intesero la questione moltissimi liberali ed amici del Capponi. II Centofanti, il 7 settembre, da Pisa, si esprimeva a questo riguardo al Vieusseux nei termini seguenti: Ieri mattina partii da codesta per questa città che trovai quieta per se ma pièna delie; Cose livornesi. Mi tratterò se doveri più urgenti jritìjà mi richiamano al Senato. Vorrei che, a ricondurre all'ordine Livorno, fossero in mano del Governo tutti i mezzi necessari Ma .purtroppo non mi so risolvere, se colle forze, delle quali egli potrà far uso, verrà a capo di soddisferò a quanto è vivo desiderio di tutti i buoni. Domani scriverò a Gino, che prego voi di salutarmi. Parlate anche voi al Capponi, il quale sarà persuaso, che il Sovrano dee vincere il più presto che sìa possibile. Se fosse assolutamente impossibile reprimere questi facinorosi, bisognerebbe che il Governo rinunzìasse a Sé stesso. E se le forze interne mancassero, si chiamino dal di JÈÉ** La necessità di usare ogni energia, senza sentimentalità e senza ulteriori tentativi di concilia-
1 CAPPONI, Settanta giorni, Pre eiite eti iniiei M P* oit*> 12 12 " GUERRAZZI, Apologia, op. cU., pp. 82, 83 seg. Contro l'opera del Cipriani, ritenuto responsabile degli avvenimenti del 3 settembre 1848, ofr. Corriere Livornese, 172,
4 settembre 1848.
a OAPPOWT, Settanta giorni in Opere edito ed inedite, op. oit. H, 126. Biblioteca Nazionale di Firenze - Carteggio Vtenssenx.