Rassegna storica del Risorgimento
WINKLER LUIGI ; 1860 ; UNGHERIA ; DUNYOV ISTV?N ; MILLE (SPEDIZ
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1963
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58 Magda Jàssav
La parte più attiva e dinamica dell'emigrazione non si era, invece, rassegnata nemmeno transitoriamente, alla vita borghese: molti ufficiali si erano arruolati nell'esercito turco per combattere valorosamente nella guerra di Crimea, l) o vestivano la divisa degli Stati Uniti ;2) alcuni altri si dedicavano al lavoro di agitazione e di organizzazione politica andando persino, come Turr, i pericoli dell'espulsione e del patibolo.3)
Fedele compagno e collaboratore di Turr in quegli anni era Luigi Winkler, il quale, come lui, si trovava in Italia durante la guerra d'indipendenza del 1848. Turr abbandonò l'esercito austriaco nel dicembre 1848 per condurre in Piemonte una quarantina di suoi soldati, che dovevano formare poi il nucleo della legione ungherese; nello stesso anno Winkler, ohe prestava servizio come tenente nel reggimento austriaco Kinsky di stanza a Venezia, suscitava la simpatia di quella popolazione con il suo atto di umana solidarietà. Nella dimostrazione popolare del 18 marzo in piazza S. Marco si arrivò, infatti, a uno scontro tra la folla e le guardie austriache, le quali uccisero 6 cittadini e ne ferirono altri 8. Fu allora che il tenente ungherese, precipitandosi tra i soldati e la folla, si adoperò a calmarli per evitare un ulteriore spargimento di sangue. Winkler rimaneva poi a Venezia durante l'assedio e comandava la coorte ungherese costituita, con decreto del 23 ottobre, dai disertori delle truppe austriache. )
Dopo la capitolazione della Repubblica, Winkler inizia la vita dell'esule. Nel '51 si trova già al fianco di Turr, reduce dalla guerra di Baden e agente mazziniano, occupato a preparare l'insurrezione in Lombardia. D principale compito dei due ufficiali è di svolgere una propaganda fra le truppe ungheresi dell'esercito austriaco di guarnigione in Lombardia, per ottenere la loro adesione all'insurrezione o, almeno, la loro astensione dalle ostilità contro la popolazione. I due si danno all'opera con zelo e la loro agitazione non rimane senza effetto tra i soldati ungheresi. Quando, però, il 6 febbraio 1853, ignari ancora del fallimento della tentata rivolta milanese, essi cercano di impadronirsi delle armi da loro depositate a Costa Corliniana per marciare poi con un gruppo di 80 compagni su Milano, vengono arrestati dai gendarmi piemontesi. 5) Dopo 40 giorni di arresto, Turr e Winkler vengono espulsi dal territorio del Regno sardo e s'imbarcano per Tunisi. Corfn, Londra sono le tappe del loro esilio; solo nel 1859 sarà dato a Winkler di reinserirsi nell'attività politica dell'emigrazione.
Diventa agente a Jassy del generale Klapka, che intende preparare il terreno nei Principati danubiani i quali, nei piani concertati con Parigi e Torino, dovrebbero servire come una delle basi d'operazione per l'invasione militare nel territorio dell'Ungheria. L'invasione, effettuata con un corpo di spedizione
1 Tiìkory. Ebét, Eberhardt e altri. Una raccolta di dati sagli emigrati ungheresi è stata pubblicata, a cura di T. Àcs, nel volume Magyarok és a Risorgimento* Budapest, 1961. Contiene i brevi dati biografici (non privi di parecchi errori) di 1752 emigrati.
2* Figyelmesy, Asbóth, Vetter, i due Zsulavszky.
3) Durante la guerra di Crimea Turr prestava servizio nel corpo di spedizione in* glcse. Mandato in missione a Bucarest fu riconosciuto e, arrestato dagli Austrìaci come disertore, condannato a morte. Lo salvò l'intervento del governo inglese.
*> C. A. RADAELLÌ, Storia dell'assedio di Venezia negli anni 1848-49, Venezia, 1875, pp. 43, 240; ÌIL JASZÀY, VItalia o la rivoltatone ungherese 1848-49, Budapest, 1948, pp. 28,138.
*) E. KASTITEH. Mastini e Kossuth, Firenze, 1929, pp. 88, 205, 239; IDEM, A Kos-suth-emigrdeió t.,.p. 46.