Rassegna storica del Risorgimento
LIBERALI ; TOSCANA ; CAPPONI GINO
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1919
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E, BasmmonU
tra civici e popolo, noti altre truppe. Il sangue versato con le guerre civili trae sempre seco un'eredità di odio e di sventure La nobile signora parlava come le dettava il cuore affannato dal timore, che le scene medioevali dovessero ripetersi in un momento, nel quale l'Italia pareva assurgere a vita novella : ella sentiva nel suo intimo lo strazio, che dovevan provare i più sinceri liberali impotenti a dominare, per le circostanze stesse, la situazione e doloranti per le sventure che sarebbero immancabilmente derivate alla patria : ma non pensava, che alla sicurezza dello Stato, alla salvezza della indipendenza italiana erano le sentimentalità ed i riguardi pericolosi, come l'opera di un forte nemico. Pure non era solo la voce della Palli contro la raccolta delle truppe in Pisa per le sue conseguenze : anche il gruppo del Ri-casoli la deprecava quale segno di immancabili lotte intestine, ma ne rigettava l'onta non sul Governo che vi era stato costretto, bensì su coloro che avevano ridotto la Toscana in un tale stato di cose. Maledizione esclamava la Patria il 4 settembre 1848 - maledizione eterna sul capo di questa stolta generazione, che non seppe trovare un'istante di concordia di far fronte al comune nemico, che nulla seppe tollerare per conquistare la prima necessità, l'indipendenza. Che il sangue cittadino ricada sul capo dei sacrileghi che furono causa che si versasse3. Per quanto ostili ai moti livornesi e soprattutto a ehi li aveva fomentati, il Barone Bettino ed i suoi amici, pareva, non potessero pensare di dover venire ad una guerra civile : essi avevano sperato, che gli autori della sollevazione non avrebbero avuto l'animo di spingere le cose all'estremo ed avrebbero ceduto, quando avessero scorto una effettiva risolutezza nell'operato del Governo. Porse, ed è ardito il supporlo, sebbene lo avessero più volte invocato nel loro organo, non avrebbero anche voluto che il ministero Capponi fosse ricorso alla, violenza delle armi quando, inviando a tempo persone capaci, avrebbe conseguito egualmente lo scopo. Lo spettro della guerra civile con tutte le sue conseguenze atterriva e il gruppo del Ricasoli e moltissimi altri liberali, i quali ne vedevano sorgere, come per incanto, lo spettro dell'anarchia rivoluzionaria,,che avrebbe condotto al richiamo delle truppe austriache per ricomporre l'ordine turbato dalla violenza. E poiché allora l'Italia era un organismo sì delicato, che un piccolo danno ad una parte di essa avrebbe avuto un immediato contraccolpo nelle altre, un fatto di quella specie avrebbe rovesciato il lavoro degli ultimi anni. Ed a questo pensiero si sentivano straziare
1 Archìvio BicasolUBroiìo*
*La Patria, II, 6.(5, 4 settembre 1848.