Rassegna storica del Risorgimento
WINKLER LUIGI ; 1860 ; UNGHERIA ; DUNYOV ISTV?N ; MILLE (SPEDIZ
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1963
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significare, per gli Ungheresi, spingerlo oltre ai confini della penisola e suscitare con la sua apparizione in Ungheria quella rivolta che le numerose manifestazioni di simpatia verificatesi fra quella popolazione in seguito alle sue gesta, e particolarmente dopo lo sbarco in Sicilia, facevano ritenere probabile.
Lo stesso Garibaldi, pur non volendo dare conferma ufficiale a simili congetture, non nascondeva la sua simpatia per le aspirazioni ungheresi, e ne aveva un forte sostenitore nel suo stesso ambiente più stretto: Tiìrr, suo aiutante, poi comandante della XV divisione, del quale Klapka scriveva, qualche mese dopo: E certo che, se Garibaldi non si fosse fermato al Volturno, Tiìrr con la sua divisione sarebbe prima o dopo arrivato sulle coste damiate e croate . *) Tiìrr, che nel '59 aveva combattuto con Garibaldi nel corpo dei Cacciatori delle Alpi, venne da lui tempestivamente informato del piano della spedizione, e potè quindi partire con i Mille; erano con lui Tiikttry e due sottufficiali ungheresi.
Ma il suo amico Winkler non potè seguirlo: prestava servizio nella Brigata .Reggio dell'esercito regolare, nel 46 reggimento comandato dal colonnello Sacchi, e attendeva le decisioni del suo colonnello.
Sacchi, già compagno d'armi di Garibaldi a Montevideo, durante la difesa della Repubblica romana e nella guerra del '59, era stato chiamato a consiglio dal generale prima della sua partenza da Quarto. Avrebbe voluto seguirlo, ma Garibaldi, che in un primo tempo aveva desiderato la sua presenza,2) d all'atte g-teggiamento del governo comprese l'opportunità di non dare all'impresa alcun carattere ufficiale; d'altra parte, si persuase che, persistendo più che mai la minaccia di un intervento austriaco a tutela dello stato quo in Italia, sarebbe stato pericoloso portare la disgregazione nelle file dell'esercito regolare. Anzi, prima di imbarcarsi, diramò un proclama ai soldati del Regno sardo esortandoli a non abbandonare il servizio. 3) Perciò a Genova Bertani, capo del Comitato centrale di soccorso a Garibaldi, respingerà in un primo tempo le domande di partecipazione degli ufficiali effettivi dell'esercitò.4)
Dopo i primi successi garibaldini, tuttavia, il governo di Cavour assume un atteggiamento più apertamente favorevole: la spedizione Medici parte col suo consenso, perfettamente equipaggiata con una sovvenzione governativa; e Sacchi decide di presentare le sue dimissioni. Winkler ne dà notizia all'amico Du-nyov invitandolo a seguirli: anche Tiìrr gli ha scritto dalla Sicilia, ma esita a chiamarlo perchè costretto dalla sua malattia ad allontanarsi temporaneamente.
Un'altra lettera riceve Winkler in quei giorni: è Mazzini che vuole persuaderlo a non andare in Sicilia, ma a tenersi pronto per un'altra impresa da lui organizzata in un'altra regione d'Italia.6) Il Mazzini da tempo stava insistendo sull'opportunità di un'azione simultanea che prendesse Napoli tra due fuochi:
i) Lettera di G. Klapka a L. Tclcki, 22 novembre 1860, in T. Àcs, op. eif., p. 501.
2) U Risorgimento italiano, a cura di C. GIARDINI, Milano, 1958, p. 563. L'8 aprile, in un'udienza dal re, Garibaldi gli avrebbe chiesto di dargli il reggimento Sacchi per portarlo in Sicilia.
*) Nel proclama, in data 4 maggio, egli ricorda ai soldati che anche nel settentrione abbiamo nemici e fratelli schiavi . G. PITTALUGA, La diversioni!, Roma, 1904, p. 68.
) G. M. TUKVELYAN, Garibaldi and the mailing ofltaly* London, 1911, p. 38.
5) Docc, I, III.
<) Doc. 11.