Rassegna storica del Risorgimento

WINKLER LUIGI ; 1860 ; UNGHERIA ; DUNYOV ISTV?N ; MILLE (SPEDIZ
anno <1963>   pagina <63>
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Carteggio di due garibaldini ungheresi 63
la liberazione della Sicilia doveva essere collegata con un'irruzione dallo Stato pontificio. Dopo l'insuccesso della spedizione Zani bianchi partita da Talamone per ordine di Garibaldi, se ne stava allora organizzando un'altra, molto più nu­merosa, sotto il comando del col. Pianciani: ') e Mazzini, ricordandosi dei servizi resi dal Winkler nel 1852-53, invita anche lui a parteciparvi. Ma Winkler ha già fatto la sua scelta; d'altra parte, prevede anche che il governo sarà contrario al piano di Mazzini: infatti, nell'informarne Dunyov, lo prega di non farne parola con Fulszky, in continui rapporti con gli ambienti uffi­ciali di Torino.
U problema, invece, in cui Winkler non riesce a vedere chiaro è la posizione del governo nei confronti dei soldati e ufficiali regolari che vogliono raggiungere Garibaldi. Sacchi il 6 luglio parte per Torino a conferire col ministro Fanti e presentare le sue dimissioni: Winkler dubita che non gli vengano concesse, tanto più perchè gli è stato detto che cinquecento domande analoghe si trovano già giacenti presso il ministero. Tuttavia, il fatto che in una recente ispezione al suo reggimento molti siano stati i soldati riformati, dimostrerebbe, a suo parere, che il ministero cerca di agevolare la partenza di volontari per la Sicilia. 2)
H 15 luglio Dunyov aspetta ad Alessandria, insieme con Winkler, che le dimissioni di quest'ultimo vengano accettate; ?) il 19, finalmente, dà notizia a Pulszky della partenza della spedizione Sacchi stabilita per quella sera. *) Sarà composta nella maggior parte di Lombardi: infatti, la notte precedente erano arrivati da Milano con un treno speciale 1100 volontari: oltre ai Milanesi ci sono Bresciani, Pavesi, Bolognesi e Bergamaschi; una parte di essi partirà col capi* tano Pellegrini del 46 reggimento. 5)
Il 23 mattina la spedizione Sacchi arriva a Palermo. Le prime impressioni* nella città in cui, dopo gli slanci eroici e l'esaltazione dei giorni della liberazione, il nuovo governo dittatoriale è alle prese con le molteplici difficoltà politiche economiche e organizzative, sono alquanto sconfortanti: i nuovi venuti, arrivati dopo altre spedizioni, non vengono pia accolti con l'entusiamoche aveva salutato i Mille e i volontari di Medici. L'azione di La Farina come lo aveva intuito Winkler6) ha messo in difficoltà Garibaldi: egli deve lottare contro reazionari borbonici, annessionisti cavouriani e l'ignoranza di una parte della popolazione. Ciò non gli impedisce, tuttavia, di proseguire la sua gloriosa campagna: è appena
1) II19 giugno Mazzini scrive a Nicotera, Mosto e Savi: * Stiamo preparando una irruzione verso il Regno attraverso gli Stati pontifici, e... siamo giunti a tale che possiamo operare nei pruni del mese venturo . P. PJLTTAMJGAÌ op. eh., pp. 12324.
2) Lettera di Winkler a Dunyov, Alessandria, 7 luglio 1860, A.CS.-Bp>, Fondo Dunyov, I. 8.
*) Lettera di Dunyov a Pulszky, A. B. Naa.-Bp., Carteggio Dunyov-Pulszky.
4) c. PECORINI-MANZONI, Storia della 15" Divisione Tilrr netta campagna del 1860 in Sicilia e Napoli, Firenze, 1876, p. 409, e G. M. TRKVELYAN, op. t., p. 317, danno come data della partenza il 18 raglio: ma Dunyov ripete la data del 19 anche nella seguente lettera del 24 giugno, pubblicata da L. LuxÀcs, Garibaldi magyar Bnkéntetei ie Kossuth 1860-ól-ben., Budapest, .1962, p. 104.
Si Lettera di Dunyov a F. Pulszky, 19 luglio 1860, A. B. Naz.-Bp., Carteggio D unyov-Pulszky.
*) v. Doc. II.