Rassegna storica del Risorgimento

WINKLER LUIGI ; 1860 ; UNGHERIA ; DUNYOV ISTV?N ; MILLE (SPEDIZ
anno <1963>   pagina <65>
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Carteggio di due garibaldini ungheresi 65
venivano attratti in Sicilia dalla curiosità o da calcolo e da ambizione. L'animo semplice e onesto del buon Dunyov come egli sarà poi sempre chiamato da amici e commilitonireagisce mettendo ogni cura a distinguersi da costoro. A Palermo egli terrà a sottolineare un anno dopo non ha fatto spendere allo Stato neanche mezzo soldo che non fosse destinato al vitto e al vestiario dei suoi soldati; non percepiva una paga, come tanti altri ufficiali, e, al momento della battaglia del Volturno, tutto il suo patrimonio consisteva in 7 jjajocchi: a Palermo viveva con un prestito avuto da Winkler. ')
Non dovrà attendere molto la possibilità di mettersi all'opera. U ministero della Guerra gli affida l'organizzazione di un nuovo battaglione, che sarà il 2Ò della 2a brigata della 16 Divisione. Dunyov ci si dedica con zelo e piena fiducia nella buona riuscita del suo lavoro. È convinto che il suo sarà un battaglione modello: si sente sicuro di avere sui soldati un ascendente che gli consentirà di contare sulla loro fedeltà e disciplina. Le garantisco scrive a Pulszky che quando a suo tempo muoveremo verso il nostro paese, non ci sarà uno solo dei miei nomini che non voglia seguirmi . 3) Vuole meritarsi la stima e la consi­derazione delle autorità militari di Palermo, non per ambizione personale dichiara ma per far onore alla nazione cui appartiene. Tratta col ministro della Guerra e gli espone le sue idee circa l'organizzazione dei nuovi battaglioni, proponendo che invece della costituzione simultanea di vari corpi si adotti quella consecutiva e che, raggiunto il contingente necessario, il nuovo batta­glione venga immediatamente avviato alle esercitazioni militari per impedire lo sbandamento delle reclute. La sua esperienza in materia gli fa comprendere l'errore di lasciare mattivi elementi volontari impazientì di agire. Potrà co­municare poi con viva soddisfazione all'amico di Torino che la sua proposta è stata accettata.
Nello stesso tempo, però, egli sollecita la collaborazione di Pulszky. Ren­dendosi conto dell'impossibilità di raggiungere l'effettivo del suo battaglione con elementi locali, ritiene necessario valersi esclusivamente dei volontari set­tentrionali e centrali. La leva militare, infatti, decretata dal governo dittatoriale per il 1 agosto, non ha portato buoni risultati. I Siciliani, abituati per lunga tradizione a essere esenti dal servizio militare obbligatorio, vi si mostravano renitenti, e il malcontento suscitato dal provvedimento ha indotto il governo a concedere una proroga c< fino al termine dei lavori dei campi , formula che poteva lasciare un largo margine di interpretazione.s) Dunyov fa, quindi, asse­gnamento sui volontari, che sarebbero ancora arrivati da Genova, per aggiun­gerli ai 38 giovani lombardi, veneti e toscani che costituiscono la prima base del suo battaglione. Chiede, pertanto, al Pulszky di parlare con Bertani perchè destini al suo corpo i volontari iscritti nelle nuove spedizioni; sollecita l'inte­ressamento di Ludovico Frapolli, amico del Bertani; si rivolge a Giuseppe Finzi, direttore a Milano del Fondo del milione di fucili e ad Alberto Cavalletto, segre­tario del Comitato degli esuli veneti a Torino, suoi ex compagni di prigione, pregandoli di mandargli elementi desiderosi di arruolarsi. Manda i suoi ufficiali
W Lotterà di Dunyov a Pulszky, Napoli, 10 luglio 1861, A. B. Nuz.-Bp. Carteggio Dunyov-Pulszky.
2) L. LUKACS, op. dt.y 1. cit.
3 0. M. TBZVBLYAN, op. cit., p. 63; C. PECORINI-MANZONI, op. eìt.t pp. 76-77.
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