Rassegna storica del Risorgimento
WINKLER LUIGI ; 1860 ; UNGHERIA ; DUNYOV ISTV?N ; MILLE (SPEDIZ
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1963
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mini. E sarà questo piccolo corpo che dovrà sostenere 11 primo urlo di duemila Svizzeri e due cannoni, che, alle 7 del mattino, piombano di sorpresa, dalle spalle di Monte Lougano, sulla linea destra dei garibaldini. La posizione di Dunyov è quasi disperata, dovendo egli combattere con un nemico preponderante che lo preme dall'alto. Egli è anche senza cannoni, ma si lancia con i suoi all'attacco alla baionetta; respinto, rinnova la carica ancora due volte, finché una palla lo stende a terra. La caduta del colonnello, che essi hanno seguito con entusiasmo, rompe la resistenza dei soldati: si ritirano travolgendo con sé tutta la brigata Kberhardt che non può ricevere rinforzi dall'ala sinistra troppo distante. Dunyov stesso rischia di cadere nelle mani del nemico che incalza; ma all'ultimo momento due dei Buoi riescono a trasportarlo nella valle e, caricatolo di peso su un cavallo, a raggiungere con Ini Maddaloni, donde il tenente Óvàry Io accompagnerà in treno speciale a Napoli. ''
Il tenente óvàry, che si trovava con Eberhardt, e che riferirà poi sulla battaglia, attribuisce le perdite iniziali alle posizioni sbagliate assegnate da Bixio alle sue forze, troppo distese per potersi sostenere; con gli avamposti collocati in modo da non avvistare il nemico in tempo, e la riserva cosi lontana da non poter venire in aiuto all'ala destra. Il comandante stesso fa notare Óvàry con un certo risentimento era rimasto lontano e così le troppe combattenti in quella zona mancavano di una direzione unica.2) Si verificava, perciò, quanto poteva valere come norma generale per i corpi volontari, ampiamente dimostrata da tutto lo svolgimento della battaglia del 1 ottobre: privi della lunga abitudine della disciplina militare, propria dei soldati dell'esercito regolare, i volontari vi supplivano con l'impeto dell'entusiasmo suscitato dai loro comandanti ai quali essi si affidavano completamente. Venuto meno quest'appoggio morale, essi facilmente si abbandonavano allo sconforto e si lasciavano vincere dalle difficoltà. Si potè notare più volte nella giornata come la sola presenza di Garibaldi bastasse a cambiare le sorti della battaglia: ovunque appariva riusciva a rilanciare nel combattimento le squadre stanche e stremate di forza.
Quanto a Bixio, óvàry quasi prevedesse e volesse replicare al biasimo che qualche giorno dopo questo generale muoverà contro quegli ufficiali che hanno abbandonato la battaglia attribuisce in parte al suo duro trattamento il cattivo morale dei soldati,s) e alla sua assenza l'incertezza e la confusione del comando. Ma riconosce poi che è stata proprio l'ala sinistra dove si trovava Bixio a salvare in seguito le sorti della battaglia in quella zona.
Come a Maddaloni, così anche negli altri punti del fronte lungo dodici mi" glia, la prima parte della giornata segnava un prevalere delle forze borboniche, in avanzata per tutta la linea. Fu l'arrivo di Garibaldi, nel momento più critico, a impedire che la comunicazione tra S. Maria e S. Angelo, basi d'appoggio delle sue forze, venisse tagliata. L'importanza decisiva del suo intervento fu compresa non solo dai comandanti superiori e dagli esperti di strategia militare che in
') Lettera di óvfiry a Koasuth, del 1 ottobre, in L. LUKÀCS, OD. rit., p. 119, e lettera di Óvfiry a finis/., 2 ottobre 1860, A,C.S.-Bp. Fondo Kossotb, Carteggio Jhfisz, I.
' Lettera rit.
*) Anelli- l'Abba, sincero uinmirntare e biografo di Bixio, riconosce ebc lu nota violenza e impetuosità del suo carattere dova motivo a molte lagnanze da parte dei suoi sol dati, i quali tuttavia Io stimavano per il valore e l'energia, Ann A, op. cil., p. I .'M,