Rassegna storica del Risorgimento
WINKLER LUIGI ; 1860 ; UNGHERIA ; DUNYOV ISTV?N ; MILLE (SPEDIZ
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1963
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83
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Carteggio di due garibaldini ungheresi 83
il forte di Scilla. Dico così perchè ho visto che scendevano dalla montagna; abbiamo sentito le cannonate e i tiri di fucile, ma nient'altro, e quindi dobbiamo credere che i nostri si siano ritirati, se no avremmo già saputo della vittoria non solo, ma avremmo avuto ordine di spingerci avanti. Ma il fatto è che siamo ancora qui e lo Stretto di Messina si trova sempre in mano ai Napoletani: lo dimostrano le loro navi che continuano a incrociare impedendo ai nostri di muoversi- I pochi nomini sbarcati il 9 bivaccano su un monte e si dice il loro numero si sarebbe accresciuto di 400 Calabresi che riforniscono di viveri la piccola squadra. Non capisco dove mai siano le truppe napoletane e come possano tollerare ai loro confini una forza così esigua senza attaccarla. Ma quel che non è successo finora può succedere domani; sarebbe quindi bene prevenire in qualunque modo la loro perdita.
Sono rimasto scoraggiato dall'odierno ordine del giorno di Garibaldi in cui egli annunzia di cedere per alcuni giorni il comando supremo a Sirtori, aggiungendo che le circostanze lo chiamano altrove. Tutto ciò è molto bello, ma in questo caso sarebbe stato meglio tacere, perchè la cosa può destare inquietudine trai soldati.
Può darsi che Garibaldi sia passato in Calabria per mettersi in contatto con quella popolazione cosa poco consigliabile, ma se è avvenuta, vuol dire che era inevitabile. Qui molti temono che Garibaldi sia stato chiamato a Torino.
Oggi, 13 agosto, si vede di nuovo l'accampamento sui monti, ma non si sa come stanno le cose. I vapori incrociano giorno e notte e il lato della costa è munito di Canonierboat, di modo che il trasporto è impossibile.
Mayer è stato condannato a un anno di arresto di fortezza per aver voluto, ubbriaco, arrestare una guardia nazionale e per aver ordinato a una pattuglia dì sparare sul popolo.
Addio. Ti abbraccia il tuo fedele amico Luigi
Scrivi a Messina, al mio indirizzo presso la Brigata Sacchi.
IX. Stefano Dunyov ad Agostino Depretis J)
Al Pro-Dittatore della Sicilia Palermo 15 agosto 1860.
Signore,
Nel decorso inverno passai una grave malattia le di cui conseguenze non mi permisero di prendere parte alla prima gloriosa spedizione dell'ammirato Generale Dittatore. Ora ristabilito e ritornato nel mio pieno vigore mi sento in grado di espormi alla vita ed alle fatiche di una campagna. Veniva qui con lettera del mio amico il Colonnello Frapolli indirizzata all'esimio Generale, la quale ancora conservo, onde combattere al di Lui fianco per la libertà d'Italia che dopo una lunga prigionia di otto anni, ed involontario esilio e forzato abbandono della mia famiglia divenne la mia seconda Patria. Qui giunto colla spedizione Sacchi mi presentai al Generale Sirtori allora Ministro della Guerra
l) À.C.S.-Bp., Fondo Dunyov, L 15. -s Minuta autografa. Originale italiano.